(ANSA) – BEIRUT, 20 GEN – Tre bambini sono morti e altri due
sono in fin di vita nel nord-ovest della Siria a causa di una
intensa e prolungata ondata di maltempo e dell’abbassamento
delle temperature che hanno colpito decine di migliaia di
sfollati da anni ammassati in campi profughi composti da tende e
strutture prefabbricate.
Lo riferisce l’Ufficio dell’Onu per il coordinamento
umanitario (OCHA) e diverse organizzazioni umanitarie che
operano nel nord della Siria.
Secondo OCHA un bambino è morto in seguito al crollo del
tetto del proprio rifugio sotto il peso della neve nella
località di Qastal Miqdad. La madre è rimasta gravemente ferita
ed è attualmente ricoverata in terapia intensiva.
Sempre secondo l’ufficio dell’Onu, due bambini sono invece in
ospedale e rischiano di perdere la vita per ipotermia nella zona
di Afrin, al confine con la Turchia.
Dal canto suo, l’organizzazione umanitaria internazionale
CARE ha riferito della morte di altri due bambini per freddo
nella regione settentrionale di Aleppo.
In tutta la regione mediorientale si sta abbattendo da giorni
una ondata di maltempo che ha colpito, come accade ogni anno, le
categorie più vulnerabili in Libano, Siria, Iraq e Giordania.
Solo nel nord della Siria l’Onu documenta da anni la presenza
di circa 4 milioni di sfollati con urgente bisogno umanitario.
In Libano, la crisi finanziaria ha acuito le difficoltà e
secondo l’Onu circa l’80% della popolazione vive ormai al di
sotto della soglia di povertà.
In Libano sopravvivono da oltre dieci anni più di un milione
di profughi siriani. Mentre in Giordania i profughi fuggiti
dalla guerra in Siria sono diverse centinaia di migliaia.
(ANSA).
Fonte Ansa.it