(ANSAMed) – BEIRUT, 07 FEB – Il governo siriano, incarnato
dal contestato presidente Bashar al Assad sostenuto da Iran e
Russia, ha ribadito che la distribuzione degli aiuti
internazionali per l’emergenza post-terremoto deve essere
gestita da Damasco e non aggirare il controllo governativo
passando dalla Turchia. Lo ha detto l’ambasciatore siriano
all’Onu, Bassam Sabbagh, citato dall’agenzia governativa siriana
Sana.
Le aree siriane più colpite dal sisma sono però quelle più
vicine al confine con la Turchia: sono da anni fuori dal
controllo governativo e sono sotto influenza e controllo turco o
di milizie cooptate da Ankara.
Un mese fa, il Consiglio di sicurezza aveva esteso per sei
mesi, col placet della Russia, il meccanismo di fornitura di
aiuti umanitari alle martoriate zone nord-occidentali della
Siria tramite il territorio turco senza passare per Damasco.
Anche nel caso dell’emergenza dovuta al terremoto, l’Onu e le
organizzazioni internazionali accreditate presso le Nazioni
Unite intendono far arrivare gli aiuti nelle regioni siriane di
Idlib e a nord di Aleppo tramite il territorio turco.
E questo in contrasto con la posizione del governo centrale
siriano, che rivendica invece piena ed esclusiva autorità di
gestire gli aiuti su tutto il territorio nazionale, come ha
ribadito nelle ultime ore l’ambasciatore siriano all’Onu
Sabbagh. (ANSAMed).
Fonte Ansa.it