“Quindici anni dopo il via alla
serie di Romanzo criminale, oggi siamo pronti per annunciare le
nuove serie Romanzo Criminale le origini e Gomorra le origini,
abbiamo iniziato e siamo in fase attiva di scrittura. Ora
abbiamo la distanza giusta per poterlo fare”. Lo dice uno dei
produttori Nils Hartmann (Sky), nel panel sui due progetti nel
corso della seconda giornata di Sky 20 anni, evento organizzato
dalla piattaforma digitale satellitare, in occasione del proprio
ventennale, dal 2 al 4 ottobre al Museo nazionale romano nelle
Terme di Diocleziano di Roma. “Sono serie che sono
sedimentate e sono rimaste nell’immaginario italiano – aggiunge
Riccardo Tozzi, coproduttore con Cattleya -. Ci sono molte
potenzialità e aree inesplorate, e’ un po’ come è stato 20 anni
prima, una chiamata alle armi. E devo dire che anche dalle prime
cose uscite fuori dalla scrittura si vede che quel mondo è vivo
ci sono molte potenzialità di racconto, sono serie diverse è ma siamo in quel mondo là”. Quando “mi hanno chiamato mi sono
emozionato – aggiunge Giancarlo de Cataldo, l’autore di Romanzo
Criminale – nel rivedere Nils e Riccardo intorno a quel tavolo,
nel respirare di nuovo quel clima”. Anche per due degli
sceneggiatori di Gomorra, Maddalena Ravagli e Leonardo Fasoli,
lavorare sulle origini “è stato un po’ come tornare nella
vecchia maledetta casa che alla fine ti manca. Nello scrivere la
prima serie di Gomorra, abbiamo seguito l’evolversi della
realtà, ma ci eravamo anche immersi nell’evoluzione della prima
guerra di Scampia e Secondigliano, in come la camorra si era
radicata nel territorio – dice Ravagli -. Finalmente abbiamo
avuto la possibilità di dare corpo a questo materiale
bellissimo”. Per le origini di Romanzo Criminale “siamo in
un periodo immediatamente precedente ai fatti sia del libro che
della serie- sottolinea De Cataldo -. Andiamo ancora di più
nella psicologia dei personaggi entrati nel cuore di tutti e
stiamo pensando a mescolare di più gli ambienti, con una
penetrazione del mondo basso nel mondo alto, che corrisponde a
quegli anni, dove c’era chi diceva che il mondo criminale ci
avrebbe portato alla rivoluzione e c’era la diffusione in quegli
ambienti delle droghe”.
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Fonte Ansa.it