Il 5G è una tecnologia che, sebbene debba ancora raggiungere il consumatore medio, è già pronta all’uso su un vasto numero di telefonini. Basti pensare che dal primo al terzo trimestre del 2020, il numero di modelli dotati di 5G sugli scaffali fisici e online è quadruplicato, passando dai 50 esemplari di gennaio agli oltre 200 di fine settembre. Lo dice il più recente report di Counterpoint, che piazza in testa alla top ten degli smartphone 5G più venduti Samsung, con la punta di diamante Galaxy Note 20 Ultra, di poco davanti al P40 Pro di Huawei e al Nova 7, sempre a marchio Huawei.
Sette produttori nel ranking di Counterpoint arrivano dalla Cina, a dimostrazione di quanto il 5G sia già una realtà in alcune parti del mondo e di come i colossi orientali brucino le tappe, lanciando nuove tecnologie senza aspettare che il mercato sia pronto. Molto cambierà già dall’ultimo trimestre del 2020 (da settembre a dicembre) grazie al lancio degli iPhone 12, con antenne 5G in ogni taglio, dal mini al 12, Pro e Pro Max.
L’Europa e gli Stati Uniti, dove l’utenza Apple è sempre molto forte, potranno dunque beneficiare per rimettere la compagnia di Cupertino in corsa sulla strada del 5G, rosicchiando fette di pubblico a chi finora ha giocato d’anticipo.
L’aspetto più interessante è che nei prossimi mesi vedremo crescere la proposta di cellulari che montano un modem 5G a prezzi alla portata di tutti. Se oggi la media di un terminale con tale tecnologia si aggira intorno ai 700 euro, presto il cartellino scenderà sotto la soglia dei 400 euro. Merito dei produttori di modem, la parte hardware dove risiede l’antennina 5G sugli smartphone, tra cui Qualcomm e MediaTek, che stanno già lavorando per fornire ai partner i loro chip meno potenti in quanto a prestazioni ma “5G ready”. Questo non potrà far altro che incrementare sia l’interesse che l’acquisto, in attesa che il 5G diventi realtà anche al di fuori delle aree urbane, in Europa come in Italia. In termini numerici, le vendite di modelli 5G sono aumentate di quasi il 300% in meno di un anno.
Nel gennaio del 2020, i primi 10 modelli 5G rappresentavano il 93% delle vendite totali di smartphone a livello globale. Nove mesi dopo la cifra è scesa al 37%, probabilmente anche a causa della flessione negli acquisti in seguito alla pandemia.
Secondo l’Osservatorio “5G & Beyond” della School of Management del Politecnico di Milano, il 25% dei consumatori italiani ha già acquistato o ha intenzione di acquistare nel breve uno smartphone che supporta la rete 5G mentre il 34% lo sta ancora valutando. Fra gli acquirenti più convinti, non ancora in possesso del dispositivo, il 35% sta aspettando un’offerta interessante e il 22% attende di avere la copertura 5G nella propria città. Chi invece sta valutando l’acquisto è influenzato principalmente dal costo del device (32%), dalla copertura nella propria città (29%) o aspetterà rassicurazioni sulla salute (15%). Gli utenti non interessati a comprare uno smartphone 5G sono prevalentemente soddisfatti di ciò che possiedono (62%) e sono disincentivati dall’alto costo (28%), dalla mancanza di copertura (19%) e dalle preoccupazioni per la salute (13%).
Dunque, oltre all’innovazione tecnologica, per una parte di utenti servono anche percorsi di formazione idonei a scongiurare quei dubbi che, nel 10% dei casi, ancora legano innovazione e timore, nonostante le rassicurazioni arrivate da ICNIRP e IARC, organismi internazionali che analizzano, tra l’altro, il rischio per l’uomo sulle radiazioni provenienti dalle connessioni 3G, 4G e 5G.
Fonte Ansa.it