La cantante lirica russo-austriaca
Anna Netrebko ha citato in giudizio il Metropolitan Opera di New
York, da cui è stata allontanata in seguito all’invasione russa
dell’Ucraina, chiedendo 360.000 dollari di danni al teatro e al
suo direttore. L’opera ha risposto in una dichiarazione,
affermando che la causa non ha alcun fondamento. Lo riporta la
Bbc.
Netrebko ha sostenuto a varie riprese il presidente russo
Vladimir Putin, ma ha condannato l’invasione dell’Ucraina dopo
le pressioni del Met. Nel 2014, ha donato denaro a un teatro
nella città di Donetsk, controllata dai ribelli, nell’Ucraina
orientale, ed è stata fotografata con in mano una bandiera
ribelle filo-russa.
Dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina, nel febbraio 2022, è
stata esortata a parlare contro Putin e la guerra, ma non si è
mai espressa con nettezza sull’argomento. La causa è stata
intentata ieri presso il tribunale distrettuale di Manhattan e
ipotizza, tra gli altri, i reati di diffamazione, violazione del
contratto e chiede centinaia di migliaia di dollari di danni per
prestazioni perse e spese di prova. La cantante 51enne afferma
che il Met le ha causato “grave angoscia mentale e disagio
emotivo”, tra cui “depressione, umiliazione, imbarazzo, stress e
ansia, dolore e sofferenza emotiva”. Sostiene inoltre che il Met
e il suo direttore “hanno danneggiato il rapporto di Netrebko
con il pubblico, anche incoraggiando le proteste contro le sue
esibizioni”, e che le sue critiche alla guerra le hanno fatto
perdere i contratti con le compagnie teatrali russe.
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Fonte Ansa.it