(ANSA) – POMPEI, 24 GIU – Il carapace quasi intonso, la testa
intatta come la coda e una delle zampette. E’ una tartaruga di
terra incredibilmente conservata col suo uovo mai deposto
l’ultima sorpresa di Pompei. Gli archeologi l’hanno trovata
sotto il pavimento di una bottega di Via dell’Abbondanza, dove
una ricerca condivisa tra l’Università Orientale di Napoli, la
Freie Universitat di Berlino e l’università di Oxford sta
indagando i resti di una casa di gran lusso che dopo il
terremoto del 62 d.C. fu demolita e annessa alle Terme Stabiane.
Pompei, applaude il ministro Franceschini “continua a riservare
importanti ritrovamenti e scoperte confermando la straordinaria
ricchezza di questo autentico scrigno di storia e di memoria che
affascina il mondo intero”.
Un ritrovamento, dice all’ANSA il direttore del Parco Gabriel
Zuchtriegel, “che apre una finestra sugli ultimi anni di vita
della città”, quelli successivi al terremoto, “nei quali
l’intera Pompei si era trasformata in un grande cantiere
edilizio”. In questa situazione cambia l’ecosistema della
cittadina con animali selvatici che trovano il loro spazio nei
locali in lavorazione. La testuggine, spiega l’antropologa
Valeria Amoretti,”si era evidentemente introdotta nella bottega,
dove il pavimento era di semplice terra battuta e in un angolo
si era scavata una tana dove deporre il suo uovo, cosa che non
le è riuscita e che probabilmente l’ha portata alla morte”.
Intanto stanno tornando alla luce pavimenti e decorazioni
della grande casa sostituita dalle terme. Emergono tappeti di
mosaico con preziosi disegni architettonici, zoccoli in marmo
policromo, frammenti di elaborate pitture parietali in II stile,
quello in voga nel I sec. a C. E proprio in un angolo della
stessa bottega dove è stata trovata la tartaruga, annuncia
l’archeologo dell’Orientale Marco Giglio, è appena venuta fuori
una fossa votiva con i resti di legno bruciati, una piccola
lucerna del I sec.a C. e un’olla che conteneva offerte agli dei.
“E’ la prova che questa grande casa fu costruita nella prima
metà del primo secolo a. C., subito dopo la trasformazione della
città in colonia romana”. Resta il mistero sul perché una casa
così bella e importante sia stata sacrificata per le terme.
(ANSA).
Fonte Ansa.it