(ANSA) – NEW YORK, 10 SET – Nella guerra dei Macklowe a
vincere è Sotheby’s. La casa d’aste newyorchese si è aggiudicata
la vendita della collezione del tycoon del cemento Harry
Macklowe e della sua ormai ex moglie Linda: valore di partenza
da Guinness: 600 milioni di dollari per 65 opere, mai prima
d’ora una raccolta così costosa era stata messa all’incanto. Tutto a causa della salomonica decisione di un magistrato:
deliberando sul divorzio della coppia dopo sei decenni di
matrimonio, la giudice Laura Drager aveva ordinato ai due
litiganti di mettere sul mercato i Warhol, Rothko, Twombly e
Richter accumulati in 60 anni di collezionismo, dal momento che
Harry e Linda non erano riusciti a mettersi d’accordo sul valore
dei singoli pezzi. L’asta in programma in due sessioni, la
prima in novembre e poi in maggio per consentire al mercato di
assorbire multiple opere di singoli artisti, chiude così
l’ultimo capitolo di uno dei divorzi più lunghi e contenziosi
della storia recente di New York.
Harry e Linda, arrivati a un passo dalle nozze di diamante,
si erano sposati giovanissimi: lui aveva vent’anni, lei uno di
più. Oggi l’ultraottantenne Harry è uno dei costruttori più noti
di Manhattan – suoi sono i nuovi grattacieli Park 432 e One Wall
Street – ma all’epoca del matrimonio né lui né la moglie erano
particolarmente ricchi. “Avevano però la passione per l’arte e
da subito cominciarono a acquistare opere che adesso valgono una
fortuna, mettendo assieme una collezione d’arte moderna e
contemporanea di fama mondiale”, aveva scritto la giudice
notando che “anche se la raccolta è intestata a lei, l’arte è
proprietà coniugale”. I Macklowe sono separati da cinque anni: lui ha lasciato la
moglie per l’attuale compagna Patricia Landeau, una francese di
18 anni più giovane. Una volta conclusa l’asta, lei e lei
dovranno spartirsene i frutti in parti uguali. (ANSA).
Fonte Ansa.it