Sovrintendente Scala, vaccini agli artisti per riaprire i teatri

(ANSA) – MILANO, 09 MAR – E’ un “appello non solo per la
Scala ma per tutti i teatri d’opera, di prosa e per le sale da
concerto” quello che il sovrintendente della Scala Dominique
Meyer ha deciso di lanciare al governo,. “Se vogliamo riaprire i
teatri italiani – dice all’ANSA – c’è una soluzione unica:
decidere che tutti gli artisti che non possono portare la
mascherina, come cantanti, coristi, attori di prosa, fiati,
ballerini, siano vaccinati”.
    La proposta arriva dopo che nei consueti controlli anticovid
fatti in teatro, 45 artisti e lavoratori sono risultati
debolmente positivi, salvo poi essere negativi (tutti tranne
due) al tampone di controllo.
    Stiamo facendo un’indagine per capire cosa sia successo. Ma
una cosa di questo genere dimostra che siamo fragili” aggiunge.
    Una situazione di incertezza nonostante la massima cautela.
    Alla Scala i protocolli sono stati messi a punto con il
direttore di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco Giuliano
Rizzardini, e prevedono tamponi a cadenza regolare. Per i
lavoratori più a rischio, quelli che non possono usare la
mascherina come fiati e cantanti, si tratta di un tampone
molecolare ogni due settimane e di uno rapido alla settimana.
    Finora circa tremila tamponi per una spesa di duecentomila euro.
    E quello della Scala non è l’unico caso di un falso focolaio. Lo stesso è accaduto sul set del film sui Gucci con Lady Gaga a
Gressoney dove di 16 positivi trovati, poi solo uno è stato
confermato.
    Da qui l’appello per trovare una soluzione definitiva, ovvero
la vaccinazione. “Se vogliamo riaprire i teatri, e questo è
importante per la salute della società che ne ha bisogno –
conclude – dobbiamo creare le condizioni di sicurezza” per i
lavoratori. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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