(ANSA) – MADRID, 19 DIC – Il 19 settembre iniziava l’eruzione
del vulcano di Cumbre Vieja a La Palma, una delle isole Canarie,
in Spagna. Tre mesi dopo, gli abitanti del luogo colpito dalla
calamità attendono con il fiato sospeso una conferma scientifica
della possibilità che il processo sia arrivato alla fine. Da
giorni, infatti, arrivano segnali di un possibile esaurimento
dell’attività vulcanica, anche se gli esperti che ne osservano
gli sviluppi rimangono cauti e chiedono pazienza. Come spiegato
dall’Istituto Geografico Nazionale stamattina, attualmente non
si osservano emissioni e non si registra attività sismica
vulcanica degna di nota.
Secondo il sistema europeo Copernicus, sinora la lava
espulsa dal vulcano ha coperto oltre 1.240 ettari di terreno.
Centinaia di case e diverse aree coltivate, principalmente di
banane, sono state distrutte. Finora, il governo spagnolo ha
approvato misure di aiuto per la ricostruzione e ripresa
economica dell’isola per 400 milioni di euro. (ANSA).
Fonte Ansa.it