(ANSA) – TORINO, 07 LUG – Stellantis ha raggiunto un accordo
con i sindacati metalmeccanici – a eccezione della Fiom che non
ha firmato l’intesa – per 1.820 uscite volontarie con incentivi.
Si tratta del 3,7% – spiegano Fim, Uilm, Fismc, Uglm e Aqcfr –
dei 49.000 dipendenti degli stabilimenti italiani. E’ previsto
un percorso di ricollocazione attiva denominato ‘active
placement’ con società specializzate del settore.
“Si tratta di un accordo positivo – commentano i sindacati –
perché permetterà di adeguare gli organici in modo socialmente
responsabile prevedendo un concreto e innovativo strumento di
ricollocazione attiva, a esclusiva adesione volontaria, che
auspichiamo possa dare risultati concreti. Il passaggio
all’elettrico comporta un periodo di transizione durante il
quale si determinerà un calo dell’apporto lavorativo e un
significativo cambiamento delle competenze professionali, che
dovranno essere gestiti attraverso la formazione professionale e
nuove assunzioni. E’ necessario che Stellantis implementi in
tempi brevi gli investimenti previsti nel piano industriale”.
Per la Fiom “sono altre 1.820 le uscite incentivate dagli
enti centrali, dalle aree di staff e dagli stabilimenti di
Termoli, Verrone, Pratola Serra e Melfi, che la Fiom ha deciso
di non firmare. Se si considerano le uscite già previste fino a
oggi si arriva a oltre 4.000 lavoratrici e lavoratori in meno
dal 2021. Non si può continuare a navigare a vista senza avere
prospettive a medio, lungo termine e strumenti idonei a
garantire il lavoro e attività produttive. È necessario che il
Governo intervenga e si apra immediatamente un confronto anche
sulla filiera”. (ANSA).
Fonte Ansa.it