(ANSA) – GENOVA, 20 MAG – “Seppure Aspi fosse in possesso dal
1 ottobre 2020 di una relazione che denunciava il mancato
raggiungimento di standard di sicurezza sul viadotto di Valle
Ragone in A12, aveva omesso di attuare qualsiasi intervento e
attività. Il ministero ha scoperto le anomalie ed è intervenuto
per tutelare la pubblica incolumità”. Lo ha scritto l’ispettore
del Mit Placido Migliorino nella relazione presentata oggi in
commissione Trasporti della Camera.
“Sul viadotto di Valle Ragone, abbiamo trovato 2 criticità
abbastanza evidenti – ha spiegato Migliorino -: l’ammaloramento
delle pile e degli apparecchi per gli appoggi degli impalcati.
Questi devono essere verticali invece sono risultati inclinati
di circa 7 centimetri. La criticità della situazione dipende
dalla frenatura dei mezzi pesanti. Le valutazioni vengono fatte
in base a calcoli sulle frenature e sui carichi e le norme
indicano di calcolare carichi moderni vista l”evoluzione dei
mezzi circolanti. In questo caso il coefficiente di sicurezza
era pari a 0,67% per gli appoggi rispetto al limite minimo di 1
(sopra sono sicure, sotto no). Le pile hanno un coefficiente
dello 0,5., per cui la resistenza è la metà rispetto alle
frenature”, ha spiegato Migliorino. “Il concessionario doveva
imporre subito la mitigazione del rischio come ho fatto io
fermando il transito dei Tir. Appena abbiamo avuto i documenti e
scoperto che non erano stati rispettati gli standard siamo
intervenuti. E’ stato fatto un intervento urgente per fare in
modo che l’azione delle frenature non si scaricasse sulle pile
collegando i diversi impalcati tra loro in modo che l’azione
orizzontale si scaricasse sulle spalle e non sulle pile. Il
collegamento è provvisorio e dovrà essere seguito subito da un
intervento definitivo”. “Il mio ufficio – ha aggiunto Migliorino
– entra in possesso dei documenti delle verifiche che il
concessionario è obbligato a fare ogni tre mesi nel momento in
cui andiamo a fare la nostra ispezione. Se avessi conosciuto il
documento di ottobre sarei intervenuto subito, non lo avrei
certo tenuto in un cassetto”. (ANSA).
Fonte Ansa.it