Strada in salita su rete unica, Patuanelli frena Tim

(ANSA) – ROMA, 21 AGO – Appare in salita la strada verso la
rete unica che dovrà portare la fibra in tutto il Paese. Tim,
che da mesi cerca di accelerare sul dossier, tira dritto e
ribadisce l’intenzione di avere il controllo della nuova società
e di voler andare avanti “con o senza Open Fiber”. Ma dal
Governo arriva un altolà: “La rete unica la fa lo Stato”, dice
perentorio il ministro dello sviluppo economico Stefano
Patuanelli.
    La partita si fa dunque sempre più rovente, mentre si
avvicina la fatidica data del 31 agosto, quando il cda di Tim
delibererà sulla creazione di FiberCop (la società della rete
secondaria, quella che va dai cabinet alle case), con l’ingresso
del fondo Usa Kkr e di Fastweb.
    L’appuntamento rappresenta uno snodo chiave per capire come
si andrà avanti su questa operazione. Soprattutto dopo che il
Governo è entrato di peso nella partita (con una lettera in
pieno cda), allungando di fatto i tempi per la decisione su
FiberCop, che Tim era pronta a sigillare già il 4 agosto. Mossa
che Tim ha fin da subito accolto “con favore”, dando la propria
disponibilità, ma a condizione di avere il controllo della
società.
    Da allora sono passate due settimane e mezzo, ma la posizione
di Tim resta immutata. “Tim darà la banda larga a tutta Italia,
con Open Fiber o senza. E manterrà la maggioranza di una società
unica della rete, come è logico che sia”, mette in chiaro l’a.d.
    Luigi Gubitosi. Il suo disegno, tuttavia, sembra non piacere al
ministro Patuanelli, che replica netto: “La rete unica la fa lo
Stato”. E anche ad Open Fiber non vanno giù le parole del
manager, critico nei confronti della società controllata alla
pari da Cdp ed Enel: “l’ennesima intervista” incentrata “a
parlare (male) di un’altra società”, replica Open Fiber (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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