(ANSA) – BARI, 16 NOV – I giudici della Corte d’Assise
d’Appello di Bari hanno condannato alla pena dell’ergastolo con
isolamento diurno Giovanni Caterino, di 42 anni, di Manfredonia
(Foggia), ritenuto il basista della strage del 9 agosto 2017
avvenuta nei pressi della stazione dismessa di San Marco in
Lamis in cui furono assassinati il boss di Manfredonia Mario
Luciano Romito, uscito da poco dal carcere, il cognato Matteo De
Palma e i fratelli Luigi e Aurelio Luciani, assassinati perché
testimoni scomodi dell’agguato. Caterino era già stato condannato all’ergastolo in primo
grado nel novembre 2020 al termine del processo celebrato in
Corte d’Assise a Foggia. In quell’occasione i giudici avevano
però escluso la pena accessoria dell’isolamento diurno. L’uomo è
detenuto dal 16 ottobre 2018 quando venne arrestato perché –
secondo l’accusa – avrebbe pedinato nei giorni precedenti alla
strage di mafia il boss manfredoniano. Caterino si è sempre
proclamato innocente. (ANSA).
Fonte Ansa.it