Studio individua su Facebook i 10 profili negazionisti sul clima

Dal sito Breibert, un tempo gestito dal consigliere di Donald Trump Steve Bannon, ad alcuni media russi, ci sono dieci soggetti su Facebook che sono i più attivi a diffondere notizie false sul clima. E’ la disamina fatta dal Center for Counter Digital Hate (Ccdh), un ente no profit che combatte la disinformazione online che li definisce i “super inquinatori” della rete. Il risultato dello studio può essere spiegato in due cifre: è riconducibile a 10 ‘editor’ il 69% dei contenuti pubblicati sul social network che negano il cambiamento climatico.

Più nel dettaglio, nella lista ci sono Breitbart ma anche Western Journal, sito di notizie conservatore, e Newsmax, già citato in giudizio per la diffusione di teorie cospirazioniste sulle elezioni presidenziali Usa del 2020. Poi Media Research Center, un think tank finanziato da Exxon, e The Federalist Paper, sito che nei suoi trascorsi ha pure l’aver promosso la disinformazione sulla pandemia di Covid-19; i media di stato russi mediante RT.com e Sputnik News Per la disamina, l’ente no profit ha utilizzato uno strumento di analisi dei social media che si chiama NewsWhip che ha permesso di esaminare 6.983 articoli che negavano la crisi climatica condivisi su Facebook nel corso dell’ultimo anno, con relative interazioni registrate da questi post (oltre 700mila).

Gli autori dello studio puntano l’indice anche contro Facebook che ospita i contenuti e dovrebbe rifiutarli o etichettarli come fuorvianti in maniera più solerte. Il social network nega però l’attendibilità dei risultati di questa ricerca dicendo che la metodologia usata è imperfetta e che la piattaforma si imegna a combattere la disinformazione sul clima.

   

Fonte Ansa.it

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