Suicidio assistito, Cappato e altri indagati in un nuovo caso

Marco Cappato, tesoriere
dell’Associazione Luca Coscioni, Cinzia Fornero, volontaria
dell’associazione Soccorso Civile, e Paolo Botto, fratello della
professoressa di 74 anni Margherita, malata oncologica che è
morta ieri mattina in Svizzera, sono stati iscritti nel registro
degli indagati della procura di Milano per aiuto al suicidio.
    L’indagine riguarda la morte assistita della docente in una
clinica di Zurigo dove è stata accompagnata dal fratello e da
Cinzia Fornero. Cappato è il presidente dell’associazione che ha
organizzato il viaggio. I tre stamani si sono autodenunciati.
    Quello di ieri è il quarto episodio per cui a Milano è stata
aperta una inchiesta. A coordinarla sono il pm Luga Gaglio e
l’aggiunto Tiziana Siciliano, gli stessi magistrati che hanno
coordinato l’indagine che riguarda Elena Altamira, 69enne veneta
malata terminale di cancro, e Romano, 82 anni, ex giornalista e
pubblicitario, relegato in un letto da una forma grave di
Parkinson, entrambi accompagnati alla clinica ‘Dignitas’ di
Zurigo.
    Per questo secondo caso la Procura, con una “interpretazione”
più estensiva dell’ormai nota sentenza della Consulta del 2019
sulla vicenda dj Fabo, ha chiesto al gip Sara Cipolla
l’archiviazione, ritenendo “non punibili” come aiuto al suicidio
anche quei casi in cui manca come presupposto il fatto che il
malato sia attaccato alle macchine per sopravvivere.
   

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Fonte Ansa.it

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