Una svastica disegnata su una
lavagna di un’aula comune, altre sulle pareti e sui banchi della
scuola media di Saint-Vincent. Episodi a cui seguono altri,
danni o fotografie che rimbalzano nei telefoni degli studenti e
poi anche in quelli degli adulti. Ma anche immagini modificate
di professori vestiti come Hitler, o comunque presi in giro con
l’uso di app. La conseguenza è stata la cancellazione della gita
scolastica per la classe 3/a B: gli studenti sarebbero dovuti
andare, come i loro coetanei della 3/a A, a Boves (Cuneo) dove i
nazisti, il 19 settembre del 1943, uccisero 25 civili e
bruciarono 350 case. Lo riportano le pagine regionali della
Valle d’Aosta del quotidiano La Stampa.
Tutto ruota attorno alla classe 3/a B ma nessuno degli
studenti si è assunto la responsabilità dell’accaduto. Così è
scattata un’istruttoria basata sulla richiesta ai ragazzi di
indicare su un foglio in forma anonima l’autore della svastica
disegnata sulla lavagna dell’aula comune. Ne è scaturita una
nota disciplinare individuale, poi annullata dopo il colloquio
con tutti i ragazzi accompagnati dai genitori.
Le note sono poi diventate per ogni studente. “Gli alunni
della classe 3/a B – scrive la dirigente scolastica Antonella
Dallou, riporta il quotidiano – si sono resi colpevoli di atti
vandalici nel corso dell’anno scolastico, pertanto la gita a
Boves è stata annullata, in quanto tutti i docenti del consiglio
di classe hanno revocato la propria disponibilità ad
accompagnarli in un’uscita di due giorni, con una nottata fuori.
Ai genitori è stato spiegato nel corso di un consiglio di classe
che non si tratta di una punizione, ma di una presa di posizione
determinata dal fatto che gli studenti, reiterando atti gravi,
non sono maturi e responsabili”. Proprio a Saint-Vincent
l’esposizione nel 2018 di simboli nazisti sui cancelli di
accesso a una casa aveva portato a una condanna penale per il
proprietario.
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Fonte Ansa.it