Lo yoga è una pratica antichissima che vede l’inizio della sua storia tra il 500 a.C. e l’800 d.C., ma è diventata sempre più mainstream, raggiungendo una gran fetta della popolazione, soprattutto americana, solo negli anni ’30 del 1900. Oggi lo yoga è estremamente popolare sia come opzione di workout ed esercizio fisico che come alternativa ottima alla semplice e pura meditazione. Le opzioni oggi sono moltissime: dallo yoga prenatale all’hot yoga arrivando perfino al goat yoga.
Le persone che si approcciano allo yoga lo fanno per diversi motivi. I più comuni sono la volontà di migliorare l’equilibrio, aumentare la flessibilità, rilassarsi, imparare a gestire l’ansia e lo stress, migliorare il proprio umore o il sonno.
Oltre che aiutare nella concentrazione e nella gestione dell’ansia, lo yoga è un grande alleato per il processo creativo. La creatività è oggi indispensabile sia a livello personale che professionale. Molti datori di lavoro hanno iniziato a ricercare espressamente questa caratteristica, inserendola anche negli annunci di lavoro. Grazie all’estro creativo si è capaci di sfornare idee nuove e originali che escono da schemi mentali diventati vecchi e spenti, utilizzati ormai troppe volte. Lo yoga aiuta ad uscire da questa routine mentale.
Praticando le asana, ossia le posizioni dello yoga, e la meditazione durante la pratica, si può spostare dolcemente la mente sul momento presente, sulle sensazioni che il corpo percepisce in quell’istante e allontanarla dai pensieri che la distraggono.
La relazione tra yoga e pensiero creativo
Lo yoga permette di entrare in sintonia con il proprio io interiore senza essere in balia degli eventi e degli stimoli esterni. Diventando consapevoli del proprio io, si riesce anche a far rilassare la mente e il corpo. Sempre restando vigili e attenti, ci si ritrova in uno stato chiamato rilassamento attivo in cui si può risvegliare la creatività. Oltre ai benefici elencati sopra, lo yoga riesce anche a risvegliare le energie sottili interiori.
Durante la sessione di yoga il praticante riesce a riattivare i centri energetici e riequilibrarli. Si dicono centri energetici i cosiddetti chakra, ossia specifici punti del corpo che hanno il compito di incanalare e distribuire l’energia vitale. Più la mente e il corpo sono in salute e in equilibrio, più i chakra saranno capaci di svolgere il loro compito. Il chakra collegato direttamente alla creatività è lo Svadhisthana Chakra, che si può attivare attraverso asana specifiche o con la meditazione, per esempio la meditazione dei colori. Vediamo insieme alcune asana utili per accendere la creatività.
Virabhadrasana II è un’asana che prende ispirazione da Virabhadra, l’eroe che secondo la tradizione induista è stato creato da Shiva. Shiva è uno delle divinità più importanti della tradizione induista. Visto come dio distruttore e divino asceta, forma la triade divina insieme a Brahma e Vishnu. Virabhadrasana II è una delle tre posizioni del guerriero e aiuta il praticante a sviluppare equilibrio, coordinazione e forza.
Un’altra asana molto importante per immettersi con successo nel processo creativo è Navasana. Navasana è detta anche posizione della barca perché il corpo del praticante diventa metaforicamente un’imbarcazione: il busto e le gambe sono il corpo della barca, mentre le braccia alzate simboleggiano i remi. Può capitare che ci siano diverse interpretazioni per ogni asana, come in questo caso. La più famosa è Paripurna Navasana, che stimola l’energia interiore. Si consiglia di praticarla al mattino, prima di iniziare la giornata di lavoro.
Oltre alla pratica dello yoga tramite l’asana, si può aumentare la propria creatività anche attraverso lo yoga meditativo. Un tipo di meditazione che può aiutare è quella dedicata ai colori. In posizione Savasana, ossia supina, distendere le braccia e focalizzare la propria attenzione prima sul respiro e, solo dopo, su un colore a scelta. Immaginare e sentire il colore che fluisce all’interno del corpo e soffermarsi sulle sensazioni che suscita.
I chakra in un iceberg come metafora della creatività
Lo yoga aiuta a risvegliare il sistema dei chakra, specifici centri di energia e forza vitale. Quando il sistema dei chakra è aperto e allineato, il corpo risponde con l’essere più produttivo e in salute. Con corpo e mente in armonia, i pensieri creativi che verrebbero spontaneamente riescono a fluire senza essere bloccati da distrazioni o compiti da completare. È lo stesso principio di base che porta spesso ad avere pensieri creativi mentre si è in dormiveglia, ossia quando la mente si calma e il pensiero inizia a vagare.
Se si pensa al lato scientifico, è stato provato che praticare yoga può cambiare la struttura del cervello. La meditazione che si sperimenta durante le sessioni di yoga aumenta l’attività della corteccia frontale, che risulta collegata alla concentrazione e alla calma. Con abbastanza pratica, si può addirittura allargare quest’area del cervello. Esercizi di respirazione associati allo yoga possono aumentare le ondealpha del cervello, che danno una spinta alla creatività.
Si provi a pensare alla grande quantità di pensieri ed emozioni della persona come ad un iceberg. Su di esso si troveranno i chakra. All’interno dell’iceberg, nel suo punto più lontano risiede la creatività in potenza, che è grezza e nascosta. Si associa a questo il primo chakra Muladhara, che simboleggia la radice e la terra. Salendo l’iceberg, nella parte più ampia, si trova il chakra Svadhistana, ossia l’acqua, il pensiero creativo che cerca la sua propria forma, la sua espressione.
Ancora più in alto si trova il chakra Manipura, che rappresenta il fuoco, il pensiero animale. Arrivando alla superficie dell’iceberg si incontra la consapevolezza. Il chakra Anahata, che racchiude un nuovo equilibrio. Salendo ancora di più il pensiero creativo arriva al chakra Vishuddha, il collegamento verso l’esterno. Fino a raggiungere la punta più alta dell’iceberg, il chakra Ajna, il terzo occhio, immagine pura dell’intuizione creativa. Il viaggio attraverso i chakra è un esempio perfetto di come la creatività può nascere nel fondo di ogni individuo e, attraverso la pratica dello yoga e la meditazione, arrivare a sprigionarsi in superficie.
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Fonte Fastweb.it