(ANSA) – PECHINO, 05 OTT – L’eventuale caduta di Taiwan per
mano della Cina avrebbe “conseguenze “catastrofiche per la pace
regionale e il sistema di alleanze democratiche. Segnalerebbe
che nel contesto globale dei valori odierni, l’autoritarismo può
avere la meglio sulla democrazia”.
La presidente dell’isola Tsai Ing-wen lancia un allarme nel
mezzo delle forti pressioni militari di Pechino con un articolo
pubblicato dalla rivista Foreign Affairs, affermando di non
cercare lo scontro militare e di volere la pace, ma avvertendo
che “se la democrazia e lo stile di vita sono minacciati, Taiwan
farà tutto ciò che è necessario per difendersi. Non ci
piegheremo”.
La Cina rivendica Taiwan come parte integrante del suo
territorio, destinato a essere riunificato anche con la forza,
se necessario. Dal primo ottobre, giornata sinbolica della
fondazione della Repubblica popolare, Pechino ha lanciato una
serie di incursioni aeree nello spazio di difesa di Taipei fino
a toccare un picco di 56 jet militari, di cui 38 caccia J-16,
registrati ieri, pari a un numero mai così alto.
Secondo Tsai, mentre sempre più Paesi riconoscono la minaccia
posta da Pechino, è necessario comprendere il valore della
collaborazione con Taiwan, definita esempio di democrazia e di
libertà, promettendo che l’isola non si piegherà alle pressioni
cinesi intensificatesi sul piano militare negli ultimi mesi.
“Nel pieno di quasi quotidiane intrusioni dell’Esercito
popolare di liberazione (Pla), la nostra posizione sulle
relazioni nello Stretto rimane ferma: Taiwan non si piegherà
alla pressione, né si lancerà in avventure, anche mentre cresce
il supporto da parte della comunità internazionale”, ha aggiunto
la presidente nel suo articolo.
L’anno scorso il ministero della Difesa taiwanese ha
registrato incursioni pari a un record di 380 jet militari
cinesi, un numero schizzato nel 2021 oltre
quota 600 al conteggio fino a inizio ottobre. (ANSA).
Fonte Ansa.it