(ANSA) – PECHINO, 09 OTT – Solo i 23 milioni di taiwanesi
hanno il diritto di decidere “il futuro e lo sviluppo”
dell’isola. Il Consiglio di Taipei per gli affari con la Cina,
in risposta ai giudizi sulla riunificazione rilanciati oggi dal
presidente Xi Jinping, ha replicato che, di fronte alle
ambizioni del Partito comunista cinese, la presidente Tsai
Ing-wen ha più volte ribadito che “non cederà né avanzerà”,
difendendo con forza sovranità e sicurezza nazionali e
continuando ad approfondire la cooperazione con i Paesi amici.
Allo stesso tempo, l’isola si “sforzerà di mantenere lo status
quo di pace e stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan”, si
legge in una nota.
L’invito alle autorità di Pechino è ad abbandonare le misure
provocatorie di intrusione e distruzione e a pensare sempre più
apertamente alla chiave dell’interazione tra “pace, reciprocità,
democrazia e dialogo”.
Il sistema di Taiwan è democratico e libero, crea una società
prospera e mantiene la pace attraverso lo Stretto di Taiwan. Gli
sforzi di stabilità sono stati affermati all’unanimità dalla
comunità internazionale, il che dimostra che “la tendenza
storica non è dalla parte dell’egemonia autocratica”.
Il Consiglio, inoltre, ha anche sottolineato che “il punto
cruciale delle attuali relazioni attraverso lo Stretto risiede
nella riluttanza di Pechino ad affrontare Taiwan, la Repubblica
di Cina, senza rinunciare all’uso della forza contro Taiwan”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it