“Le scelte e le dichiarazioni di
Scholz” sull’uso delle armi tedesche in territorio russo “non
sono le nostre. Attenzione perché” i rischi “di una terza
guerra mondiale aumentano se non si fa attenzione. Basta un
piccolo errore per conseguenze nefaste. Questo deve essere
chiaro”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al
Convegno Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria “Diritti al voto. Volti d’Europa, sguardo sul mondo”, a Rapallo.
“Siamo fermi a difendere l’Ucraina, ma lo siamo anche nel
difendere la pace”, ha aggiunto.
“Sostegno all’Ucraina è incondizionato. Noi stiamo per
inviare un altro pacchetto” di aiuti e armi “è questione di
settimane. Siamo al lavoro” ha detto Tajani, “come sempre viene
informato il Copasir, quindi il Parlamento
è informato”, ha aggiunto.
“Mi auguro che la roadmap israeliana presentata da Biden
possa avere successo, il nostro obiettivo è la pace, dobbiamo
arrivare a un immediato cessate il fuoco e alla liberazione di
tutti gli ostaggi israeliani, per portare gli aiuti alimentari
alla popolazione civile palestinese, che non ha nulla a che
vedere con Hamas”. Così il ministro degli Esteri commenta i
segnali positivi di Hamas e Israele sulla roadmap proposta da
Israele per fermare il conflitto a Gaza e consentire il rilascio
degli ostaggi.
“Per riconoscere lo Stato palestinese bisogna vedere quale è
e quali sono i confini, l’Italia vuole riconoscere lo Stato
palestinese, – ribadisce Tajani – ma deve nascere da un mutuo
riconoscimento della Palestina da parte di Israele, di Israele
da parte della Palestina, altrimenti non si costruisce un
progetto di pace che può durare negli anni, serve un mutuo
riconoscimento. Per preparare il terreno siamo pronti a inviare
i nostri militari in una missione dell’Onu tra Gaza e la
Cisgiordania a guida araba, per contribuire alla costruzione
dello Stato palestinese”.
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Fonte Ansa.it