Sulla morte di Navalny “mi pare che
c’è preoccupazione” nel G7 e “tutti quanti siamo per condannare
quanto accaduto”. Sui fatti “mi auguro che si accerti la verità”
ma “se pensassimo che fosse morto di freddo non chiederemmo di
accertarla, il sospetto c’è che ci sia qualcosa che non è andato
per il verso giusto e certamente il Cremlino ha delle
responsabilità”. Così Antonio Tajani in conferenza stampa a
Monaco di Baviera. “Si può morire di detenzione, di
maltrattamento e non solo di uccisione diretta, ma certamente
era trattenuto in condizioni da gulag. Domani vedremo se ci sarà
una dichiarazione comune del G7 su Navalny”.
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