(ANSA) – KABUL, 05 DIC – Si tratta di accuse “senza prove,
infondate, le rigettiamo”: così il portavoce del ministero
dell’Interno talebano risponde alle gravi preoccupazioni
espresse da Stati Uniti e Paesi occidentali per le notizie di “esecuzioni sommarie” in Afghanistan, vittime gli ex soldati
governativi.
La morte di alcuni ex militari, sottolinea il portavoce Qari
Sayed Khosti in un videomessaggio alla stampa, è da imputare “a
rivalità personali” e non ha una pratica sistematica posta in
essere dai nuovi padroni di Kabul. Se ci sono prove “le
mostrino”, ha concluso. (ANSA).
Fonte Ansa.it