Telegram è una delle più famose applicazioni di messaggistica diretta. Concorrente di altre app come WhatsApp, Messenger e Signal, è gratuita e disponibile per iOS, Android e anche da desktop.
Con più di cinquecento milioni di utenti attivi nel 2021, Telegram è nata nel 2013 in Russia, dalla mente di Pavel Durov. A differenza di altri sistemi di messaggistica, Telegram può vantare numerose funzionalità aggiuntive e particolari.
Grazie alla presenza del cloud, per esempio, l’applicazione non peserà sul dispositivo in termini di memoria. La chat di Telegram, inoltre, è un mix ben fatto che si può posizionare tra la messaggistica istantanea e la comunicazione via e-mail. Da anni Telegram permette ai propri utenti di inviare file di grandi dimensioni, oltre ai messaggi, ai video, alle immagini e agli audio.
Oltre alle sue molteplici funzionalità, l’app russa è diventata anche un importante strumento di marketing per le aziende.
Nonostante non esista una sezione Telegram Business dedicata, come invece accade su Facebook e WhatsApp, Telegram può essere un’ottima alternativa o un valido alleato per implementare strategie rivolte soprattutto ai Millennials e alla Generazione Z, utenti che dai dati prediligono questa applicazione.
Un altro motivo per preferire Telegram è il suo approccio alla privacy.
Dopo eventi come lo scandalo di Cambridge Analytica gli utenti sono sempre più attenti alla destinazione e l’utilizzo dei loro dati da parte di aziende come Facebook, ora Meta, e Telegram.
Pavel Durov, fondatore di Telegram, ha spiegato in diverse occasioni come la sua applicazione sia diversa dalle altre anche da questo punto di vista. Telegram è basata sul protocollo MTPROTO, che utilizza algoritmi testati a lungo per far sì che la velocità sia compatibile con la sicurezza dei messaggi. Le chat dell’app hanno due livelli di crittografia.
Da un lato è presente una crittografia server-client per le chat cloud come quelle private e di gruppo e dall’altra una crittografia client-client per quanto riguarda le chat segrete.
Queste ultime sono protette dalla crittografia end-to-end, rendendo l’accesso da parte di terzi praticamente impossibile. I messaggi non possono essere inoltrati e la conversazione supporta l’autodistruzione dei messaggi stessi.
Tutto questo fa capire che Telegram può essere un ottimo strumento per aziende di grandi dimensioni o per piccole imprese che vogliono crescere sul mercato. Le differenze con le altre applicazioni richiedono però un approccio diverso anche nell’ambito del marketing.
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0. Utilizzare Telegram per il marketing
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Nonostante sia una delle soluzioni meno utilizzate dalle aziende, Telegram offre diverse opportunità di marketing.
Le caratteristiche funzionalità della piattaforma offrono interessanti occasioni per far maturare e allargare gli orizzonti aziendali. L’importanza di Telegram nelle campagne marketing aziendali può essere ricondotta soprattutto a due fattori determinanti.
Da un lato, la piattaforma russa permette agli utenti di avere l’anonimato. Quando un utente si iscrive ad un canale Telegram, infatti, lo può fare mantenendo segreta la sua identità. Il proprietario del canale Telegram, che sia un privato o un’azienda, non può quindi venire a conoscenza di nessun dato sensibile collegato agli utenti iscritti.
Dall’altro lato, gli utenti hanno a che fare con una partecipazione broadcast. Questo significa che la comunicazione all’interno del canale è unidirezionale. I proprietari possono informare e parlare coi propri clienti senza dover attendere delle risposte. Questa modalità rende la comunicazione più simile ad una newsletter che ad una conversazione vera e propria.
Le funzionalità di Telegram per le aziende non finiscono qui. Chi possiede un’attività può ricorrere ai Bot, applicazioni che vengono sviluppate da terze parti e successivamente integrate in Telegram. Sono appositamente studiate dai programmatori per consentire alle aziende di interagire con i propri utenti.
Grazie ai Bot le aziende possono automatizzare moltissimi processi, tra cui l’invio di messaggi pubblicitari. Grazie al loro utilizzo si potranno impostare le campagne promozionali in modo semplice e veloce, ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo.
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1. Come creare una strategia di marketing su Telegram
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Telegram è un’applicazione gratuita, ma utilizzarla per scopi di marketing non ha un costo zero. Bisogna infatti capire come creare un’attività promozionale utilizzando gli strumenti offerti dalla piattaforma.
Tra le funzionalità più utili per costruire una strategia di marketing, Telegram permette di rispondere alle domande dei clienti utilizzando le risposte automatiche dei bot. Se invece si ha bisogno di aggiornare i propri seguaci sulle pubblicazioni, si possono condividere link a contenuti specifici per aumentare le visite al proprio sito o blog. Applicando questa strategia si offrono continuamente contenuti alle persone che seguono il profilo, aiutandole a non perdersi nemmeno un aggiornamento o una promozione.
Per fare tutto questo senza perdere il filo del discorso il consiglio è quello di creare un PED, ossia un piano editoriale dei contenuti da pubblicare. Con questo strumento si possono gestire le pubblicazioni in modo intelligente, variando i contenuti e osservando quando conviene pubblicare e quali sono gli argomenti più apprezzati dal pubblico.
All’interno del PED si possono inserire avvisi per sconti e novità vantaggiose per invogliare gli utenti a cliccare sui link, utilizzando bot per controllare i prezzi migliori di alcuni prodotti o sponsorizzare direttamente i propri.
Questa strategia si rivela molto utile soprattutto per chi ha già all’attivo un programma di affiliazione. Se si vogliono distinguere i canali di affiliazione con l’originale canale Telegram, si può creare un gruppo dedicato alle offerte o alle recensioni. In questo modo si possono condividere i link con il tag e guadagnare grazie ai programmi di tracciamento.
I brand che vogliono costruire la propria community possono affidarsi a Telegram. L’app permette di alimentarla creando un canale completamente automatizzato. Per esempio, bot come @AndroidNewsRobot sono capaci di dare tutte le notizie sulle ultime versioni di Android. In questo modo alimentano la conversazione unidirezionale con la community, che continua a ricevere informazioni utili, senza aumentare il carico del lavoro umano.
D’altro canto, si può alimentare una community sull’app di messaggistica anche attraverso attività manuali, come creare dei quiz per aumentare l’engagement del pubblico.
L’applicazione consente anche di condividere e scaricare audio. Il proprietario di un canale può utilizzare Telegram come una vera e propria piattaforma podcast dove condividere audio registrati precedentemente. Gli utenti possono anche scaricare gli audio per ascoltarli in qualsiasi momento della giornata, anche senza connessione Internet.
Nel caso si possedesse già un canale su una piattaforma dedicata solo ai podcast, si può integrare la strategia di marketing inserendo nel PED di Telegram qualche minuto di anteprima delle nuove puntate caricate sul canale.
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2. I gruppi Telegram
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I gruppi di Telegram permettono di creare stanze in cui gli utenti possono generare delle discussioni di carattere pubblico incentrate su un particolare tema di interesse di tutti i partecipanti. Chi si iscrive al canale può ricevere la notifica di ogni aggiornamento pubblicato dal proprietario del canale.
Il primo passo per creare un gruppo su Telegram è scegliere il nome e inserire una foto profilo. Dopo arriva il momento di aggiungere i contatti: a differenza di molte altre applicazioni che consentono la creazione di gruppi poco numerosi, Telegram permette di aggiungere fino a 200.000 contatti.
I gruppi sono pubblici e accessibili a chiunque. Questo vuol dire che qualsiasi utente di Telegram che trovi per caso il canale o che venga indirizzato da qualcun altro può entrare liberamente. Questa caratteristica consente di allargare tantissimo il proprio pubblico, arrivando anche a persone al di fuori della classica cerchia, aiutando il proprietario a costruire una vera e propria community.
Da un punto di vista organizzativo, uno svantaggio dei gruppi Telegram è dato dal fatto che ogni membro può essere parte attiva della conversazione. Questo può portare creatività e stimoli aggiuntivi alla conversazione, ma può anche creare confusione tra gli utenti portando alcuni membri di abbandonare il canale.
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3. Come funzionano i canali Telegram
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I canali Telegram hanno una caratteristica ben precisa, ossia non permettono in nessun modo l’interazione tra gli utenti che sono iscritti.
Al contrario dei gruppi, all’interno del canale la comunicazione è unidirezionale. Questo significa che solo il proprietario del canale può postare contenuti al suo interno.
Come per il gruppo, per costruire un canale Telegram si ha bisogno di un nome e di una foto del profilo. In aggiunta, è richiesta anche una breve descrizione, della lunghezza di circa 250 caratteri. Ad ogni canale può partecipare un numero infinito di utenti. Non esiste un limite massimo come accade nei gruppi, complice anche l’impossibilità di comunicazione tra i membri.
Come tutte le feature di Telegram, anche la creazione di un canale è gratuita. Ogni utente può essere amministratore di infiniti canali e partecipare ad altrettanti.
Nel momento in cui un utente si iscrive ad un canale, non potrà mai mandare messaggi all’amministratore né a nessun altro membro all’interno del canale stesso. Solo gli amministratori sono in grado di inviare comunicazioni agli iscritti.
Quando lo scopo è promuovere l’interazione tra gli utenti, il canale di Telegram non è la soluzione migliore.
Se invece si vuole creare uno spazio che permetta di passare informazioni evitando il disordine che uno scambio continuo tra utenti potrebbe generare, il canale diventa la soluzione perfetta.
Dal momento che si tratta di una comunicazione a senso unico, si possono utilizzare gli hashtag per differenziare le comunicazioni postate nel canale. Per esempio, si possono utilizzare gli hashtag #offerta, #video, #blog, ecc per permettere agli utenti di selezionare i post, sapere fin da subito di cosa si sta parlando e cliccare solo su quelli che interessano davvero.
Quando si crea il piano editoriale bisogna ricordarsi che all’interno dei canali non si può utilizzare nessuno strumento di automazione. I proprietari non possono quindi impostare messaggi automatici o programmare post in anticipo.
Dedicare sempre il giusto tempo necessario per la creazione e la programmazione dei post sul canale, calibrando anche la frequenza di pubblicazione.
Se si vendono prodotti o servizi si può pensare di creare un canale Telegram per i clienti più fedeli, che effettuano una spesa media più elevata e frequente.
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4. Utilizzare i bot di Telegram
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Per massimizzare quello che può offrire un canale Telegram una pratica molto utile è quella di utilizzare i bot al suo interno.
Un bot è un programma che viene creato con lo scopo di eseguire specifici compiti. Grazie al loro utilizzo si possono automatizzare alcuni processi: i bot vengono istruiti secondo una serie di regole ben precise in modo che possano essere attivati anche senza l’ausilio di un essere umano.
Eseguono compiti che imitano o sostituiscono in toto il comportamento umano, spesso in modo molto più veloce e rapido.
Quando si vuole implementare un bot sul proprio canale Telegram, il primo passo è capire e riconoscere quali sono i migliori bot da utilizzare per il proprio business. Quali sono le azioni che si potrebbero delegare ad un bot? Quali passaggi rendere più veloci attraverso l’automatizzazione? Rispondere a queste domande può aiutare a capire quali sono i bot che possono aiutare il proprio business.
Una volta scelti i bot che più fanno al proprio caso, bisogna aggiungerli al canale. Per ottenere la lista delle funzioni inserire il simbolo (/).
Alcuni dei bot più famosi consentono di aggiungere sondaggi nelle chat, creare post che permettono agli utenti di rispondere con dei commenti, scoprire i prezzi più bassi di un determinato prodotto e generare contest tra i propri follower.
Se non si ha ancora ben chiaro quale bot scegliere, si può prendere spunto accedendo alla pagina di Telegram dedicata ai processi di automazione.
In questo spazio gli utenti possono cercare i bot che gli possono essere più utili, divisi secondo i propri interessi.
Un altro metodo per creare un bot è digitare Bot Father all’interno della barra di ricerca e avviare una conversazione. Cliccare Newbot e scegliere il nome del programma facendo attenzione che termini sempre con la parola bot. Non resterà altro che scegliere i comandi da inserire al suo interno seguendo le istruzioni che il Bot Father mostrerà all’interno della chat.
In base alla tipologia di business, sono molte le operazioni che possono essere affidate ad un bot, soprattutto quando si parla di assistenza al consumatore. Con una chatbot si può garantire al cliente un’assistenza continua grazie ad un bot disponibile a rispondere alle domande 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
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5. Altre funzionalità di Telegram per una strategia di marketing
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Oltre alle funzionalità elencate, Telegram permette di gestire al meglio le comunicazioni all’interno dell’app, anche senza poter offrire alle aziende uno strumento professionale pensato ad hoc.
Dopo uno degli aggiornamenti più recenti, l’applicazione russa permette ai propri utenti di creare le cartelle. Grazie a questa funzione si possono organizzare le proprie chat, suddividendole in liste, per esempio seguendo le diverse aree tematiche che il profilo è solito affrontare.
Telegram offre anche la possibilità di formattare i testi che si inviano in una chat o in un canale. Tra le diverse opzioni,i proprietari di un account possono scegliere di evidenziare un testo in grassetto o inserire un collegamento ad una parola.
Il gran numero di bot permette di spaziare tra foto, sondaggi, reazioni e altri elementi che gli utenti possono aggiungere ai propri post, aumentando l’interazione con gli utenti.
Per esempio, tra le reazioni si possono scegliere anche emoticon come una stella o un broccolo, a differenza della poca scelta presente in applicazioni come WhatsApp.
Infine, se si vogliono pubblicare articoli lunghi, bisogna sapere che Telegram è un’applicazione molto funzionale per questa tipologia di contenuti. Dato che molte aziende hanno una sezione dedicata al blog sul proprio sito Internet, si può utilizzare Telegram per sponsorizzarla, condividendo un collegamento diretto immediatamente dopo la pubblicazione di un nuovo articolo. In questo modo l’utente verrà indirizzato all’articolo, aumentando il traffico verso il sito Internet.
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6. Dare visibilità al proprio canale Telegram
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Per attirare più persone possibili si può pubblicizzare online il proprio account Telegram. Per farlo si possono sfruttare tutti gli altri canali social come Instagram, Facebook e LinkedIn. Se si ha del budget a disposizione, di può decidere di creare una vera e propria campagna pubblicitaria oppure ingaggiare degli influencer perché facciano conoscere il canale a più persone possibili.
Anche i canali offline possono essere molto efficaci. Dai bigliettini da visita alle locandine, fino ai coupon cartacei: su ogni oggetto brandizzato si può stampare un QR Code che rimanda al canale Telegram.
Per incentivare gli utenti ad effettuare l’iscrizione è una buona idea proporre uno sconto di benvenuto sugli acquisti, un vantaggio personalizzato o un’esperienza riservata a pochi clienti selezionati.
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7. Osservare le statistiche di Telegram
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Dopo aver creato il canale e aver ideato una campagna che gli potesse dare maggiore visibilità, è una buona regola controllare anche le statistiche del canale.
Alcuni dati sono molto importanti per capire, per esempio, con che tipo di pubblico si ha a che fare, l’indice di gradimento generale e quale tipologia di contenuti riscuote più successo tra gli utenti.
Alcune delle metriche da tenere in considerazione sono il numero dei nuovi iscritti e quello di coloro che decidono di abbandonare la chat. Le visualizzazioni e le reaction sono parametri che possono aiutare ad indicare nuove strade da percorrere o che suggeriscono di continuare su quella intrapresa.
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Fonte Fastweb.it