(ANSA) – ROMA, 03 AGO – Mosca ha accusato “le forze armate
dell’Azerbaigian di avere violato il cessate il fuoco nel
Nagorno-Karabakh” e si è detta pronta a “stabilizzare” la
situazione. Lo afferma in una nota il ministero della Difesa
russo.
“Il comando del contingente di mantenimento della pace russo
sta adottando misure per stabilizzare la situazione insieme ai
rappresentanti della parte azerbaigiana e armena”, si legge in
una nota diffusa dalla agenzia Tass.
L’Azerbaigian e l’autoproclamata repubblica del
Nagorno-Karabakh nelle ultime ore si accusano a vicenda di
violare il cessate il fuoco e denunciano ognuno la morte di un
proprio combattente.
Il ministero della Difesa azero ha accusato i combattenti
dell’autoproclamata repubblica di aver preso di mira le
posizioni dell’esercito azero nel distretto di Lachin (sotta la
supervisione delle truppe russe) uccidendo un soldato di leva.
Il Nagorno-Karabakh ha a sua volta puntato il dito contro
l’esercito azero accusandolo di aver ucciso un combattente e
averne feriti altri otto.
Nell’autunno del 2020 ci sono stati sanguinosi combattimenti tra
armeni e azeri nel Nagorno-Karabakh, dove si stima che abbiano
perso la vita oltre 6.500 persone.
Un accordo di cessate il fuoco tra Armenia e Azerbaigian è
stato siglato nel novembre del 2020 con la mediazione di Mosca.
In base al documento, l’Azerbaigian ha mantenuto i territori
conquistati e l’Armenia gli ha ceduto anche altre zone del
conteso Nagorno-Karabakh e dei territori limitrofi. Sempre sulla
base dell’accordo, inoltre, la Russia ha inviato circa 2.000
soldati nel Nagorno-Karabakh, con l’obiettivo ufficiale di far
rispettare la tregua. L’opposizione armena ha bollato l’accordo
di tregua come una “capitolazione”, ma secondo il premier
Pashinyan continuando a combattere la sconfitta delle truppe
armene sarebbe stata soltanto più pesante. (ANSA).
Fonte Ansa.it