Tentata estorsione da 2 milioni, ‘paga o ti ammazziamo’

(ANSA) – MILANO, 24 GIU – Gli avrebbero fatto “intravedere il
calcio di una pistola” e avrebbero anche pronunciato frasi come “tu devi fare quello che ti diciamo noi, altrimenti ti
ammazziamo”, oltre a mandargli messaggi di questo genere: “fai
il bravo conviene a tutti”. Sono solo alcune delle presunte
minacce rivolte all’imprenditore Enzo Costa, titolare della
Ferco srl che si occupa di servizi di pulizie soprattutto negli
appalti sanitari, vittima di una presunta tentata estorsione.
    Indagine nella quale due giorni fa (la notizia è stata resa
pubblica oggi) la Squadra mobile di Milano ha arrestato tre
persone: Ivan Turola, Gerardo Toto e Ezio Carnago.
    Una presunta estorsione da oltre 2 milioni di euro per la
quale è indagato (non arrestato) anche Vittorio Boiocchi,
storico capo ultrà della curva interista. Enzo Costa, tra
l’altro, nel 2014 era rimasto coinvolto in una tranche
dell’ormai nota inchiesta milanese sulla ‘cupola per gli appalti
Expo’ e aveva subito collaborato con gli inquirenti.
    Come emerge dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal
gip Ileana Ramundo, su richiesta del pm Carlo Scalas, la “pretesa estorsiva” portata avanti dal gruppo (cinque gli
indagati per tentata estorsione) si sarebbe consumata “in tre ‘round'”, ossia con tre ‘visite’ minatorie, tra marzo, aprile e
giugno 2021, sui luoghi di lavoro dell’imprenditore. E il
movente di quella richiesta di soldi stava nel fatto che Turola
rivendicava di aver fatto vincere alla Ferco di Costa una gara
sui servizi di pulizie in Sicilia. Era stato arrestato per
corruzione e turbativa d’asta nel maggio 2020 in un’indagine dei
pm di Palermo, nella quale era indicato come “referente” della
Ferco. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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