(ANSA) – ROMA, 08 DIC – Il Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica ha avviato il procedimento autorizzativo
per la nuova interconnessione elettrica di Terna tra l’Italia e
la Tunisia, il ponte energetico sottomarino da 600 MW in
corrente continua che collegherà Europa e Africa.
Per il progetto, inserito in accordo al Regolamento UE
347/2013 nella lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI), –
spiega una nota di Terna – è previsto un investimento di circa
850 milioni di euro. Di questi, 307 milioni di euro saranno
finanziati mediante Connecting Europe Facility (“CEF”), il fondo
dell’Unione europea destinato allo sviluppo di progetti chiave
che mirano al potenziamento delle infrastrutture energetiche
comunitarie.
“Si tratta di una decisione storica. Per la prima volta,
infatti, i fondi comunitari CEF sono stati assegnati a un’opera
infrastrutturale sviluppata da uno Stato Membro e da uno Stato
Terzo”.
L’opera, realizzata da Terna e da STEG, l’operatore
elettrico tunisino, contribuirà all’integrazione dei mercati
dell’energia elettrica, alla sicurezza dell’approvvigionamento
energetico e, soprattutto, all’incremento di produzione di
energia da fonti rinnovabili in Europa e Africa e alla
diversificazione delle fonti. In aggiunta, una volta entrato in
esercizio, il collegamento favorirà la riduzione delle emissioni
climalteranti.
“Grazie a questa opera, l’Italia potrà concretamente diventare
un hub energetico del Mediterraneo”, ha dichiarato Stefano
Donnarumma, amministratore delegato di Terna. “Si tratta di una
infrastruttura strategica per il nostro Paese e per l’Europa,
che potrà contribuire in maniera significativa all’indipendenza
energetica, alla sicurezza del sistema elettrico e allo sviluppo
delle fonti rinnovabili. Siamo molto soddisfatti del
finanziamento da parte della Commissione Europea – il primo mai
assegnato a un progetto intercontinentale – che ha riconosciuto
la valenza strategica del nostro progetto”, ha aggiunto
Donnarumma. (ANSA).
Fonte Ansa.it