(ANSA) – ROMA, 23 GEN – Nel 2022 il fabbisogno di energia
elettrica in Italia è stato pari a 316,8 miliardi di kWh, un
valore in flessione dell’1% rispetto al 2021. Le fonti
rinnovabili hanno coperto complessivamente il 31,1% della
domanda, registrando un marcato calo della produzione
idroelettrica. Giù anche l’indice Imcei, che indica i consumi
industriali delle imprese ‘energivore’: sono diminuiti del 5,4%
rispetto al 2021. Lo rende noto Terna, la società pubblica che
gestisce la rete di trasmissione nazionale.
La modesta contrazione della domanda di elettricità
registrata nel 2022 secondo Terna è la risultante di un anno “a
due velocità”, con variazioni tendenziali positive nella prima
parte dell’anno e negative a partire dal mese di agosto,
conseguenza di una serie di fattori concomitanti: le misure di
contenimento dei consumi elettrici attuate dai cittadini e dalle
imprese su indicazione del Governo, il caro prezzi che ha
caratterizzato i mercati dell’energia e le temperature piuttosto
miti registrate nei mesi autunnali e invernali.
Dal lato della produzione, la contrazione della generazione
idroelettrica (-37,7%), imputabile al lungo periodo di siccità,
è stata parzialmente compensata dall’aumento della generazione
termoelettrica (+6,1%) e in particolare dall’incremento di
quella a carbone, a seguito delle azioni messe in atto dal
Governo per fronteggiare la crisi gas. In questo scenario, il
saldo con l’estero è rimasto sostanzialmente invariato rispetto
al 2021. (ANSA).
Fonte Ansa.it