(ANSA) – BANGKOK, 24 LUG – La magistratura thailandese ha
ritirato le accuse contro Vorayuth Yoovidhya (35 anni), nipote
dell’inventore della bevanda Red Bull e figlio del secondo uomo
più ricco del Paese, in un caso relativo alla collisione
stradale in cui morì un poliziotto thailandese nel 2012 travolto
dalla Ferrari guidata dal giovane, in sospetto stato di ebbrezza
e sotto l’influenza di droghe.
Alla Cnn, un portavoce della polizia ha ammesso che il
mandato di arresto contro Vorayuth è stato revocato dopo che
l’Ufficio del procuratore generale ha deciso il mese scorso di
abbandonare il procedimento.
Il caso è diventato il simbolo dell’impunità di cui gode
l’élite in Thailandia, in un procedimento-farsa in cui i tempi
si dilatavano dietro svariati pretesti e le forze dell’ordine
non davano mai l’impressione di voler veramente andare fino in
fondo. Vorayuth, arrecando una serie di scuse per non
presentarsi agli interrogatori, vive all’estero da allora ed è
stato visto più volte ad eventi mondani, specie relativi alle
grandi corse automobilistiche.
Il defunto nonno di Vorayuth, Chaleo Yoovidhya, inventò la
formula dell’originale bevanda energetica (“Krating Daeng” in
thailandese). Nel 1987 iniziò una partnership con l’austriaco
Dieter Mateschitz, lanciando il marchio “Red Bull” diventato poi
famoso nel mondo.
EMBED START Image {id: “editor_0”} epa05932957 (FILE) – A file picture dated 03 September 2012
shows Vorayuth Yoovidhya, grandson of the creator of Red Bull
energy drink and accused of hit-and-run, being arrested at Thong
Lor police station in Bangkok, Thailand. A thai court on 28
April 2017 upheld an arest warrant for the Red Bull inventor’s
grandson Vorayuth Yoovidhya, was was in 2012 accused of
hit-and-run and reckless driving. EPA/STR THAILAND OUT EMBED END Image {id: “editor_0”} (ANSA).
Fonte Ansa.it