(ANSA) – ROMA, 24 SET – La cinese ByteDance, proprietaria di
Tiktok, si è rivolta a un tribunale Usa chiedendo un’ingiunzione
preliminare per evitare che il 27 settembre la app sia espulsa
dai negozi di applicazioni per smartphone negli Stati Uniti come
disposto dal Dipartimento del Commercio su indicazione del
presidente Donald Trump.
Le restrizioni “non sono motivate da un’autentica
preoccupazione sulla sicurezza nazionale, ma piuttosto da
considerazioni politiche relative alle imminenti elezioni
generali”, scrivono i legali di ByteDance nel memorandum
allegato alla richiesta di ingiunzione. Se il bando entrasse in
vigore, “centinaia di milioni di americani che non hanno ancora
scaricato TikTok sarebbero esclusi da questa grande e
diversificata comunità online: sei settimane prima delle
elezioni nazionali”.
L’espulsione di TikTok dai negozi americani di applicazioni
di Apple e Google per iPhone e dispositivi Android sarebbe
dovuto entrare in vigore il 20 settembre, ma all’ultimo minuto è
stato prorogato di una settimana dopo l’iniziale approvazione di
Trump all’accordo tra TokTok e Oracle.
Stessa sorte sarebbe dovuta toccare a WeChat, l’altra
applicazione cinese finita nel mirino della Casa Bianca. WeChat
sabato scorso ha però ottenuto un’ingiunzione preliminare da
parte di un giudice di San Francisco che ha bloccato la messa al
bando della app. (ANSA).
Fonte Ansa.it