Tim, senza la rete, dopo la cessione di Netco ma con Sparkle ancora inclusa nel perimetro, punta nei prossimi tre anni a ricavi in crescita del 3% medio annuo, un ebitda after lease di gruppo in aumento dell’8% medio annuo e a “un debito sostenibile e in ulteriore riduzione, con una leva (ovvero il rapporto debito/ebida, ndr) al 2026 attesa a 1,6-1,7 volte”. Sono i punti cardine del piano dell’ad Pietro Labriola, approvato all’unanimità dal cda, per il 2024-2026 battezzato ‘Free to Run’
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