(ANSA) – MILANO, 23 NOV – Vivendi mette i punti sulle ‘i’ e
chiarisce che non solo l’offerta di Kkr non valorizza
adeguatamente Tim ma che non venderà la sua quota, anche se la
storia della media company transalpina, grande ‘trader’ di
asset, suggerisce cautela nel chiudere a doppia mandata gli
spiragli per scelte opportunistiche, come nello stile del suo
azionista forte Vincent Bolloré.
La precisazione ha frenato la corsa di Tim in Borsa, che oggi
ha ingranato la retromarcia, scivolando del 4,7% a 0,43 euro,
quasi il 15% in meno del prezzo di 0,505 euro indicato da Kkr.
Segno che la strada per trasformare la manifestazione di
interesse “non vincolante e indicativa” del fondo Usa in una
vera a propria opa sconta, nella lettura del mercato, più di
un’insidia, sia politica che azionaria. Come, ad esempio, la
convivenza con un socio di minoranza scomodo, Vivendi, che con
il suo 23,9% potrebbe avere un potere di veto sulle operazioni
straordinarie.
In questo contesto in serata arrivano le indiscrezioni di
Bloomberg, che riferisce di discussioni interne al fondo Usa su
quanto si debba rilanciare, rispetto al prezzo al momento
ipotetico, di 0,505 euro ad azione. Si oscilla tra 0,7 e 0,9
euro ad azione, che porterebbe la futura opa a valutare Tim più
di 19 miliardi di euro, fino all’80% in più di quanto
preliminarmente indicato nel comunicato stampa del gruppo
telefonico.Le voci vengono vengono immediatamente disinnescate “Kkr è totalmente e solamente focalizzata sull’offerta
presentata al board di Tim” mentre la Consob assicura di
monitorare la vicenda: “sul dossier siamo già intervenuti”, dice
il presidente, Paolo Savona, sottolineando come non si sia in
presenza di “un’offerta ma solamente in un preannuncio”.
Intanto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo
Giorgetti, ha ribadito la posizione del governo dopo che ieri il
supercomitato di ministri ed esperti – istituito per vigilare su
un asset strategico come la rete, con l’obiettivo di garantire
lo sviluppo della banda ultralarga e tutelare l’occupazione – si
è riunito per una prima ricognizione del dossier, rinviando ogni
valutazione dopo le decisioni del cda di Tim di venerdì. (ANSA).
Fonte Ansa.it