(ANSA) – MILANO, 29 GIU – A sole 24 ore dall’annuncio della
Guardia Costiera degli Stati Uniti del ritrovamento dei resti
del sommergibile Titan gestito da OceanGate Expeditions, gli
hacker hanno messo in piedi una campagna globale per tentare di
estorcere denaro sfruttando la tragedia. L’attività è stata
individuata dall’Antispam Lab dell’azienda di sicurezza
informatica Bitdefender. A partire dal 23 giugno, gli esperti
hanno scovato varie truffe mirate il cui argomento principale è
l’incidente del Titan.
Le operazioni che tentano di ingannare i navigatori,
spingendoli a cliccare su link malevoli o ad aprire file che in
realtà contengono virus, si concentrano soprattutto negli Stati
Uniti, Regno Unito, Australia e Irlanda ma vanno anche oltre,
rappresentando una minaccia estesa. Come spiegano da
Bitdefender, ci sono almeno un paio di truffe localizzate in
varie lingue che si stanno diffondendo maggiormente. Nella prima
versione, gli hacker si spacciano per la signora Christine
Dawood, il cui marito Shahzada e il figlio Suleman erano a bordo
del sommergibile OceanGate. Nell’email, Dawood racconta della
sua perdita e della presunta decisione di versare in beneficenza
un’ingente somma (18,5 milioni di dollari) depositata dal
defunto marito in una banca del Canada. I truffatori sembrano
aver sfruttato gli articoli dei media e le voci sullo stato di
salute per rendere la comunicazione più verosimile. In una
seconda versione della truffa, gli hacker contattano gli utenti
sostenendo di agire per conto degli avvocati del defunto
Shahzada Dawood. La corrispondenza sostiene di mettere a
disposizione una parte del patrimonio della famiglia e invita i
destinatari a rispondere immediatamente con informazioni
personali che consentano di garantire il trasferimento dei
fondi. A differenza della versione precedente della campagna,
gli hacker chiedono di inserire il proprio nome, numero di
telefono e indirizzo, e fornire un indirizzo email separato dove
continuare la conversazione con il truffatore. A quel punto, chi
risponde alle email viene indotto a spostare la conversazione su
applicazioni di messaggistica istantanea come WhatsApp, dove
l’hacker tenterà di convincerli a fornire informazioni sensibili
e a trasferire denaro. “Gli eventi tragici e catastrofici sono
stati tra gli argomenti più sfruttati dai criminali informatici
negli ultimi anni, dalla pandemia alla guerra in Ucraina, fino
alla crisi umanitaria in Turchia e Siria. Invitiamo tutti a
prestare attenzione ai tentativi di sfruttare ulteriormente il
tragico evento, evitando di comunicare con i truffatori”, ha
spiegato il team. (ANSA).
Fonte Ansa.it