Tlc: Borghi (Pd), su 5G sicurezza prevalga su mercato

(ANSA) – ROMA, 25 AGO – “Siamo certi che le raccomandazioni,
le preoccupazioni e gli impulsi che in questi mesi abbiamo
fornito in materia di 5G saranno debitamente tenuti in conto dal
ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso dell’incontro
odierno con il suo omologo della Repubblica Popolare Cinese,
Wang Yi. In particolare, anche sulla scorta delle recenti
disposizioni legislative varate da governo e parlamento italiano
in materia di cybersicurezza e golden power, le pur
significative esigenze commerciali e di mercato, che assumono un
ruolo fondamentale in una economia aperta come quella europea,
non possono prevalere su quelle che attengono alla sicurezza
nazionale, ove queste siano messe in pericolo”. Lo scrive in una
nota il deputato dem Enrico Borghi, membro del Copasir e della
presidenza Pd a Montecitorio.
    “Le recenti disposizioni legislative cinesi – sottolinea Borghi
– che in settori decisivi come la sicurezza nazionale, il
controspionaggio, la crittografia e la cybersecurity, obbligano
imprese e cittadini cinesi che operano all’estero a fornire
tutte le informazioni di cui vengono in possesso alle autorità
governative di Pechino, oltre ad essere in evidente contrasto
con i principi del nostro ordinamento ci espongono ad un
evidente potenziale rischio specifico. E’ chiaro, infatti, che
su questa base l’esfiltrazione dei dati è divenuta un obbligo di
legge per le aziende e i cittadini che rispondono
all’ordinamento alla Repubblica Popolare Cinese, con tutto ciò
che ne consegue. La Cina è un significativo partner
commerciale, e contemporaneamente non rientra nel perimetro
delle alleanze politiche e militari italiane. Le scelte che
l’Italia deve compiere in materia di rivoluzione digitale,
intelligenza artificiale e innervamento telematico non possono
che essere conseguenti a questo assunto”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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