Fibra Ottica di Stato per le aree a fallimento di mercato. È questa la decisione del Governo per portare la banda ultra larga in tutte le zone abitate d’Italia. “Contiamo di avere il via libera formale da parte dell’Unione Europea da gennaio 2016. Partiremo quindi effettivamente nelle prossime settimane”, ha dichiarato Antonello Giacomelli, sottosegretario dello Sviluppo economico.
Secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica la nuova strategia digitale dovrebbe portare entro il 2018 servizi ultra-broadband in circa 7.300 comuni italiani. Il Governo ha così intenzione di creare una rete pubblica per mezzo di Infratel che favorisca poi la concorrenza sui servizi.
“Non capitava da vent’anni, dopo la privatizzazione di Telecom, che il Paese avesse una rete pubblica. Abbiamo scelto così perché la nuova rete in fibra è strategica per il Paese e non potevamo lasciarla tutta in mano ai privati”, ha aggiunto Giacomelli. A Infratel, inoltre toccherà l’incarico di realizzare le gare per l’affidamento dei lavori della parte passiva e per le concessioni che permetteranno l’affitto della rete agli operatori.
Secondo La Repubblica i soldi sono già stati stanziati nella programmazione economica 2014-2020. Di questi 2,2 miliardi provengono dal Fondo sviluppo e coesione; 230 milioni da Pon imprese e competitività; 1,6 miliardi sono fondi comunitari gestiti dalle Regioni. A questi si aggiungeranno poi una parte dei ricavi generati dall’asta per le frequenze 3,6-3,8 Mhz del wireless broadband.
Entro gennaio 2016 si partirà nelle sei regioni (Abruzzo, Calabria, Marche, Lazio, Puglia, Sardegna, Lombardia, Toscana) e i 700 comuni che godono già di un progetto di sviluppo stabilito nel 2015. Dopodiché si procederà in altre aree.
7 gennaio 2016
Fonte Fastweb.it