(ANSA) – ROMA, 30 GIU – Il calcio riparte, si adatta agli stadi vuoti, ma ritrova il suo pubblico in tv.
A tornare in campo è stata per prima la Coppa Italia: il 12 giugno la semifinale Juventus-Milan è stata seguita su Rai1 da 8,3 milioni di spettatori pari al 33.96% di share, 200mila spettatori e 2 punti percentuali in più rispetto alla partita di andata, giocata il 13 febbraio (8 milioni 95mila con il 30.85%, sempre sull’ammiraglia Rai). L’altra semifinale, Napoli-Inter, ha raccolto il 13 giugno 7,1 milioni e il 32.35% (in crescita rispetto al match di andata, seguito da 6,9 milioni con il 26.37%). La finale, Napoli-Juventus, ha incollato alla tv 10,2 milioni di appassionati, per il 61% uomini, rileva l’Osservatorio dello Studio Frasi.
Gli azzurri guidati da Rino Gattuso hanno vinto sul campo dell’Olimpico e in tv. Anzi, sul piccolo schermo i partenopei hanno giocato in casa: se lo share medio è stato del 39.6%, la regione Campania ha raggiunto il 59.7% contro il 49.1% del Piemonte. La Coppa Italia è stata assegnata ai rigori: sull’ultimo penalty l’ascolto è stato di 10,6 milioni, pari al 45.4% (che in Campania arriva al 65.8%). L’eterna passione per il pallone fa ringiovanire il pubblico di Rai1: l’età media di chi ha seguito la finale – segnala ancora lo Studio Frasi – è di 53 anni, 8 anni in meno rispetto al pubblico dell’ammiraglia Rai a giugno 2020.
Quanto alla serie A, nelle ultime due giornate, l’ascolto del calcio sui canali a marchio Sky è più alto rispetto alla stagione precedente, con percentuali quasi sempre a doppia cifra: è il caso di Udinese-Atalanta, Torino-Cagliari, Parma-Inter e della Diretta gol; perde seppur di poco (-2,7%) la Juventus nella partita con il Lecce.
“Il calcio resta uno dei ‘generi’ più amati”, rileva Francesco Siliato, responsabile dell’Osservatorio dello Studio Frasi. “Con gli stadi vuoti, forse ci si sarebbe potuti aspettare un maggior incremento del pubblico televisivo.
Bisognerà vedere a questo punto se coloro che non possono andare allo stadio decidono, qualora non lo siano già, di abbonarsi alla pay tv”. (ANSA).
Fonte Ansa.it