(ANSA) – GENOVA, 10 MAR – Assolto l’ammiraglio Felicio
Angrisano, ex comandante della Capitaneria di porto di Genova ed
ex comandante generale della Capitaneria, nel processo di
appello sulla collocazione della torre piloti del porto di
Genova, crollata il 7 maggio 2013 per l’urto del cargo Jolly
Nero della Compagnia Messina provocando nove morti. Angrisano
era presente in aula. In primo grado era stato condannato a tre
anni. Tutti assolti anche gli altri imputati. Il sostituto
procuratore generale Enrico Zucca aveva chiesto la condanna a 2
anni e sei mesi per l’ammiraglio Angrisano. Chiesta
l’assoluzione per Fabio Capocaccia, ex commissario del Comitato
autonomo portuale (2 anni in primo grado). Chiesta la condanna a
un anno per Angelo Spaggiari, strutturista (18 mesi), Paolo
Grimaldi, tecnico del Comitato autonomo portuale (2 anni), e
Mario Como, strutturista (1 anno e 6 mesi). Chiesta la conferma
a un anno per Giovanni Lettich, della Corporazione piloti. Le
accuse erano omicidio colposo e disastro colposo. Il processo
sulla collocazione e costruzione della torre piloti era nato su
iniziativa di Adele Chiello, madre di Giuseppe Tusa (militare
della Capitaneria), una delle vittime, che si era opposta alla
richiesta di archiviazione. La donna ha sempre sostenuto la
pericolosità dell’ubicazione della torre e l’assenza di
protezione sul molo davanti al quale avvenivano le manovre delle
navi in uscita dal porto.
Il filone principale sul crollo era arrivato già alla sentenza
definitiva. Era stato assolto il pilota del porto Antonio
Anfossi (4 anni in primo grado ) e confermate le assoluzioni per
Giampaolo Olmetti, comandante d’armamento, e per il terzo
ufficiale Cristina Vaccaro, della Compagnia Messina. La
Cassazione aveva ordinato la riduzione delle pene per il
comandante della Jolly Nero Roberto Paoloni, per il primo
ufficiale della nave Lorenzo Repetto e per il direttore di
macchina Franco Giammoro. I tre hanno concordato la pena con il
pg Zucca: Paoloni 7 anni (da 9 anni e 11 mesi), Repetto 5 anni
(da 8 anni e 6 mesi) e Giammoro 4 anni (da 7 anni). Repetto e
l’Avvocatura di Stato hanno fatto ricorso in Cassazione. (ANSA).
Fonte Ansa.it