“Come tutte le transazioni
suscitano sentimenti opposti: da un lato l’amarezza di non
perseguire fino in fondo le nostre ragioni di innocenza,
dall’altro il sollievo di vederne riconoscere una buona parte”.
È il commento di Giovanni Toti dopo l’accordo sul
patteggiamento. “Resta quel reato “di contesto” definito
corruzione impropria, legato non ad atti ma ad atteggiamenti,
una accusa difficile da provare per la sua evanescenza, ma
altrettanto difficile da smontare per le stesse ragioni”
prosegue l’ex governatore.
“Detto ciò, di fronte a questo finale, credo appaia chiara a
tutti la reale proporzione dei fatti avvenuti e della loro
conclusione – dice ancora Toti -, che pone fine alla tormentata
vicenda che ha pagato una istituzione oltre alle persone
coinvolte e che lascia alle forze politiche il dovere di fare
chiarezza sulle troppe norme ambigue di questo paese che
regolano aspetti che dovrebbero essere appannaggio della sfera
politica stessa e non a quella giudiziaria”.
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