(ANSA) – FIRENZE, 15 MAG – Il tribunale di Firenze ha
riconosciuto, in una sentenza sul David di Michelangelo,
l’esistenza del diritto all’immagine dei beni culturali. Lo
rende noto la Galleria dell’Accademia, che custodisce il
capolavoro e che ha promosso la causa dopo che “una famosa casa
editrice”, senza la concessione all’uso dell’immagine del David
e senza pagare alcun canone, “ha pubblicato sulla copertina di
una propria rivista la scultura modificata col meccanismo della
cartotecnica lenticolare e quindi sovrapposta all’immagine di un
modello, il tutto in chiave apertamente pubblicitaria”.
“Per la prima volta si afferma, in una pronuncia di merito –
spiega il museo – l’esistenza del diritto all’immagine dei beni
culturali quale espressione del diritto costituzionale
all’identità collettiva dei cittadini che si riconoscono nella
medesima nazione”. In particolare il tribunale, accogliendo
le tesi sostenute dall’Avvocatura dello Stato, ha affermato “che
l’immagine dei beni culturali è espressione dell’identità
culturale della nazione e della sua memoria storica da tutelare
ai sensi dell’art.9 della Costituzione”.
Così per i giudici la riproduzione non autorizzata
dell’immagine del David ha “determinato un danno di carattere
patrimoniale, legato al mancato pagamento del canone per l’uso
del bene (e calcolato in 20.000 euro così come da tariffario del
museo), ma soprattutto un danno di natura non patrimoniale,
quantificato in 30.000 euro, poiché la società editoriale con la
tecnica lenticolare ‘ha insidiosamente e maliziosamente
accostato l’immagine del David a quella di un modello, così
svilendo, offuscando, mortificando, umiliando l’alto valore
simbolico ed identitario dell’opera d’arte e asservendo la
stessa a finalità pubblicitarie e di promozione editoriale'”. “Un altro grande traguardo. Ormai è stato affermato un
principio che esula dal singolo caso” dichiara con soddisfazione
Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di
Firenze. (ANSA).
Fonte Ansa.it