(ANSA) – ROMA, 07 LUG – C’è una richiesta molto forte di
lavoro ed è probabile che i licenziamenti non siano superiori a
30.000 dopo la fine del blocco. Lo ha detto il presidente
dell’Inps, Pasquale Tridico in una intervista a Radio Anch’io
ricordando le stime dell’Upb secondo le quali le cessazioni
dovrebbero essere tra le 30.000 e le 70.000.
“Si ipotizzavano all’inizio 300.000-400.000 licenziamenti, ha
detto, ora non lo possiamo dire. C’è una tendenza di
miglioramento molto forte che non fa supporre carenza di domanda
di lavoro, anzi la domanda tira. L’Upb ha parlato di quale
decina di migliaia di lavoratori. La nostra stima è intorno ai
30.000”.
Tridico ha sottolineato che nei primi cinque mesi dell’anno
l’Inps ha registrato un aumento dei contributi versati del 9,5%
. Il confronto con l’anno scorso è legato al fatto che nel 2020
c’era stato il lockdown con un massiccio utilizzo della cassa
integrazione. Se il trend si conferma – ha detto – l’Istituto
potrà recuperare a fine anno il disavanzo del 2020 dovuto
all’aumento delle prestazioni legate alla pandemia e al calo
delle entrate. (ANSA).
Fonte Ansa.it