(ANSA) – CATANZARO, 18 AGO – Avevano strutturato un sistema
in grado di costruire documenti e di accreditarsi utilizzando
un’entità statuale creata ad hoc, lo “Stato Teocratico Antartico
di San Giorgio”, dotato di autonoma sovranità, per eludere il
fisco e realizzare molteplici truffe, l’organizzazione portata
alla luce dall’operazione condotta dalla Polizia di Stato di
Catanzaro e coordinata dalla Procura del capoluogo calabrese.
Gli appartenenti all’organizzazione erano anche esentati
dall’effettuare il vaccino contro il Covid. I reati contestati
sono associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso
di documenti falsi validi espatrio e riciclaggio.
Dodici sono le persone arrestate e poste ai domiciliari e una
sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
nell’ambito dell’operazione denominata “L’isola che non c’è”,
condotta dalla Digos di Catanzaro con l’ausilio della Direzione
Centrale della Polizia di Prevenzione e con il coordinamento
della Procura del capoluogo calabrese con il coinvolgimento
delle Questure di Cosenza, Genova, Lucca, Perugia, Padova,
Teramo e Trapani e che ha portato alla luce la truffa dello
Stato Teocratico Antartico di S. Giorgio”. I provvedimenti sono
stati emessi dal Gip del Tribunale di Catanzaro.
L’indagine è partita il 7 aprile del 2021 da una perquisizione
in un immobile di Catanzaro indicato come la sede diplomatica
del presunto “Stato”. A seguito degli approfondimenti
investigativi è emersa così l’esistenza di un’associazione a
delinquere operante su tutto il territorio nazionale con
principali nuclei territoriali a Catanzaro, Alcamo e Teramo,
finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di
truffe basate sul raggiro basato proprio sull’esistenza dello “Stato Teocratico Antartico di San Giorgio” come soggetto dotato
di un’autonoma sovranità e di connessi privilegi “in forza del
Trattato Antartico del 1959”. (ANSA).
Fonte Ansa.it