(ANSA) – WASHINGTON, 04 APR – “L’unico crimine che ho
commesso è stato difendere l’America da chi la vuole
distruggere. La mia incriminazione è un insulto agli Stati
Uniti”. Donald Trump torna nel suo bunker di Mar-a-Lago poche
ore dopo essersi consegnato al tribunale di New York per
ascoltare i 34 capi d’imputazione a suo carico nel caso Stormy
Daniels e arringa i suoi sostenitori riuniti in uno dei saloni
del resort.
Un discorso di poco più di mezz’ora, in cui il tycoon non ha
tuttavia rinunciato a sferrare i soliti attacchi contro i suoi
accusatori e il “sistema giudiziario corrotto, diventato ormai
illegale”, nonostante l’avvertimento del procuratore di New York
a non incitare alla violenza. “Non ho mai pensato che una cosa
del genere potesse accadere in America”, ha detto Trump, mentre
i suoi sostenitori urlavano “Usa, Usa!”. Sul palco con l’ex
presidente i figli Eric e Donald jr, mentre erano assenti la
moglie Melania, che pure lo ha accompagnato a Manhattan, e la
figlia ed ex consigliera, Ivanka. Dopo aver ribadito che tutte
le indagini a suo carico sono “persecuzioni politiche”, il
tycoon ha ricoperto d’insulti uno per uno i magistrati
coinvolti. (ANSA).
Fonte Ansa.it