Tunisia: giornalista Liberation picchiato da agenti a protesta

(ANSA) – PARIGI, 15 GEN – Il corrispondente del quotidiano
Liberation in Tunisia è stato picchiato dalla polizia e gli è
stato impedito di seguire la manifestazione di ieri contro il
presidente Kais Saied. Lo denuncia lo stesso quotidiano francese
e l’associazione dei corrispondenti esteri in Nord Africa.
    “Mentre stava seguendo una manifestazione contro il
presidente Kais Saied, il nostro corrispondente Mathieu Galtier
è stato picchiato violentemente da diversi agenti di polizia. La
direzione del giornale condanna fermamente questo attacco”, è il
commento di Liberation sul suo sito.
    Ieri sono state organizzate manifestazioni nella capitale
tunisina contro il presidente, in occasione dell’undicesimo
anniversario della caduta di Zine el-Abidine Ben Ali. I raduni,
vietati dal governo, sono stati dispersi dalle forze di
sicurezza, dando vita a scene di violenza raramente osservate
nella capitale. “Mathieu Galtier stava filmando l’arresto di un
manifestante con il suo cellulare quando è stato aggredito da un
poliziotto in uniforme”, riferisce Liberation. Il
corrispondente, citato dal quotidiano, spiega di essersi subito
identificato come giornalista in francese e arabo, mentre il
poliziotto cercava di prendere il suo telefono. Il giornalista
si è poi visto “sollevare e trascinare tra due furgoni”. “Hanno
iniziato a picchiarmi dappertutto, ero a terra, rannicchiato in
posizione fetale, gridavo che ero un giornalista. Mi hanno preso
a calci. Alla fine, hanno preso il mio telefono, la mia tessera
stampa lasciandomi lì”, ha raccontato. Soccorso dai vigili del
fuoco, al corrispondente sono stati poi restituiti i suoi averi
ad eccezione della scheda di memoria del telefono su cui erano
state registrate le immagini e i video della protesta. Il medico
poi gli ha prescritto una convalescenza di 10 giorni. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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