(ANSA) – BEIRUT, 20 NOV – Almeno 31 persone sono morte nei
raid turchi nel nord della Siria, mentre i feriti sono 40. Lo
riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Gli
attacchi aerei, condotti tra ieri notte e oggi prima dell’alba
dall’esercito turco nelle province di Raqa e Hassake (nord-est)
e Aleppo (nord), hanno causato la morte di 18 combattenti curdi
e membri delle forze alleate locali, 12 soldati siriani e un
civile, riferisce l’Ong, che dispone di una vasta rete di fonti
in Siria.
La Turchia ha annunciato nella notte di aver lanciato
un’offensiva militare contro le milizie curde in Siria e in
Iraq, chiamandola operazione “Spada ad artiglio”. Il ministero
della Difesa turco ha puntato il dito contro quelle regioni del
nord della Siria e dell’Iraq che, afferma, “vengono utilizzate
come base dai terroristi”: un atto di accusa che segue di pochi
giorni l’attentato nel centro di Istanbul, che ha provocato la
morte di 6 persone, e che Ankara – che ha arrestato anche la
presunta responsabile – attribuisce al partito curdo del Pkk e
alle milizie curde siriane affiliate del Ypg. (ANSA).
Fonte Ansa.it