“Le ho dato, non so, una decina,
dodici, tredici colpi con il coltello. Volevo colpirla al collo,
alle spalle, sulla testa, sulla faccia e poi sulle braccia. Era
rivolta all’insù verso di me. Si proteggeva con le braccia dove
la stavo colpendo. L’ultima coltellata che le ho dato era
sull’occhio. Era come se non ci fosse più. L’ho caricata sui
sedili posteriori e siamo partiti”. Lo afferma Filippo Turetta,
il giovane accusato della morte di Giulia Cecchettin, nel
verbale di interrogatorio al pm, reso noto ieri sera dalla
trasmissione Quarto Grado di Rete4.
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