(ANSA) – ROMA, 21 SET – “Nel discorso di Putin non c’è nulla
di nuovo se non il rischio di un’escalation militare che era già
scritta, con tutto quello che comporta e che non potevamo non
calcolare”. Lo afferma il leader M5S Giuseppe Conte ad Agorà su
RaiTre.
“A chi si riferiva Draghi quando chiedeva posizioni
coerenti? Lo chieda a lui, non interpreto il pensiero di Draghi.
Non certo a me. Noi abbiamo sempre mantenuto linearità e
coerenza. Noi siamo a sostegno dell’Ucraina, il problema è la
strategia e il discorso di Putin lo dimostra. Vogliamo una
escalation militare senza più limiti e confini? Accettiamo
questo rischio? Io non sono assolutamente d’accordo, già abbiamo
una recessione economixa devastante. Non possiamo fare come in
Afghanistan , che un giorno ci svegliamo e lasciamo il terreno
ai talebani,. Questa strategia costa”, prosegue Conte per il
quale “le parole di Putin significano debolezza, ma la debolezza
può coincidere con la disperazione”.
“La Meloni si propone per il governo del paese, sono per
maggiori investimenti militari e per una corsa al riarmo
spudorata, però non vogliono fare lo scostamento. Chiariscano
adesso allora come aiuteranno le famiglie e le imprese
disperate, con quale impostazione?”, conclude Conte rivolto alla
leader di Fdi. (ANSA).
Fonte Ansa.it