(ANSA) – ROMA, 05 MAR – Si moltiplicano sulla rete le
iniziative di solidarietà all’Ucraina. Il via lo ha dato qualche
giorno fa il vice primo ministro e ministro per la
trasformazione , Mykhailo Fedorov, chiedendo attraverso Twitter
donazioni in bitcoin ed ethereum, due delle criptovalute più
usate al mondo, a sostegno della resistenza del Paese. In poco
più di una settimana, sono diventate tante le iniziative a
sostegno della popolazione coinvolta nel conflitto e di chi ha
deciso di scappare dalla guerra. Anche opere in Nft.
E’ nata in sole 24 ore Prihistok (in ucraino “rifugio”),
una piattaforma inizativa di un gruppo di volontari, che aiuta a
mettere in contatto chi fugge dalla guerra con chi ha la
possibilità di ospitarli. Mentre la piattaforma finanziaria
Revolut ha esteso ai clienti italiani la possibilità di donare
direttamente dall’app, sia arrotondando la spesa degli acquisti
online che con donazioni dedicate, singole o periodiche. Un
sostengo importante arriva dal mondo delle criptovalute: secondo
SlowMist AML, società di sicurezza blockchain che tiene traccia
delle donazioni in cripto inviate al governo e alle principali
ong ucraine, è di quasi 55 milioni di dollari la cifra raccolta
a livello globale.
Le possibilità di supporto digitale invadono anche il terreno
dell’arte. Il gruppo di femministe Pussy Riot, famose per le
contestazioni al presidente russo Vladimir Putin, ha unito le
forze con i gruppi di criptovalute Trippy Labs e UkraineDao per
mettere all’asta un’opera in Nft della bandiera ucraina e donare
il ricavato al movimento ‘Come Back Alive’. Finora la campagna è
riuscita a raccogliere oltre 7 milioni di dollari. (ANSA).
Fonte Ansa.it