La cinese Huawei potrebbe essere soggetta a nuove sanzioni statunitensi per l’espansione della cooperazione con la Russia, che si trova in difficoltà dopo che tante aziende tecnologiche occidentali hanno abbandonato il Paese. Lo riferisce il Financial Times che ha consultato esperti del settore. La testata afferma che se le compagnie come Nokia ed Ericsson taglieranno completamente i legami con Mosca, il Paese avrà bisogno del sostegno della Cina. Huawei e ZTE potrebbero svolgere un ruolo chiave per sostituire le infrastrutture di rete nel territorio. Stando a quanto riporta il giornale, che cita la società di analisi Mts, sembra che le vendite di telefoni Huawei nelle prime due settimane di marzo siano cresciute del 300%.
In Crimea, la Russia “ha abbandonato le apparecchiature per le telecomunicazioni occidentali nel territorio fortemente militarizzato e le ha sostituite con Huawei e ZTE”, ha affermato Hosuk Lee-Makiyama, esperto di telecomunicazioni presso the European Centre for International Political Economy. Secondo il Financial Times, i quattro centri di ricerca russi di Huawei stanno reclutando dozzine di ingegneri, l’azienda ha anche aperto nuovi punti di vendita e sviluppo commerciale a Mosca dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Inoltre, Huawei aveva già vinto una parte significativa dei contratti per il lancio di reti 4G e 5G in Russia, e insieme a ZTE controlla circa il 40-60% del mercato delle apparecchiature di rete wireless in Russia. Washington – scrive il Financial Tomes – sta osservando Huawei da vicino. Matthew Borman, funzionario delle esportazioni presso il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, nei giorni scorsi ha minacciato le società cinesi che aggirano le sanzioni russe con un “divieto completo non solo del commercio ma di qualsiasi transazione”.
Fonte Ansa.it