(ANSA) – A seguito delle sanzioni economiche che mirano a colpire la Russia, si muovono anche le piattaforme di criptovalute. Come riporta il sito specializzato Cryptonews, due delle principali aziende che si occupano di scambi di bitcoin e simili, Binance e Gemini, hanno confermato la possibilità di congelamento dei portafogli di cripto degli utenti russi, qualora venga richiesto dagli organi internazionali.
“Abbiamo riunito una task force dedicata che include esperti di sanzioni internazionali al fine di adottare le misure necessarie per assicurarci di agire contro coloro che hanno subito sanzioni, riducendo al minimo l’impatto sugli utenti innocenti – ha spiegato Binance a Cryptonews.com – Se la comunità internazionale dovesse ampliare le sanzioni, le applicheremo su larga scala”. Dal canto suo Gemini, con sede a New York, ha affermato che sta “conducendo una revisione degli account e delle attività dei clienti, per identificare qualsiasi esposizione a parti o regioni sanzionate, così da intraprendere le misure appropriate, se necessario”. Tra le voci contrarie a qualsiasi blocco dei portafogli di criptovalute associati a profili russi c’è KuCoin, il cui portavoce ha sostenuto che “quale piattaforma neutrale non bloccheremo gli account di utenti di nessun paese senza un requisito legale”.
Nella scorse l’amministrazione Biden aveva chiesto alle piattaforme di assicurare che individui e aziende russe non usino le valute digitali per aggirare le sanzioni finanziarie. Prima degli Usa, il vice primo ministro ucraino, Mykhailo Fedorov, ha chiesto via Twitter agli “exchange” di bloccare gli account russi. (ANSA).
Fonte Ansa.it