(ANSA) – ROMA, 01 SET – Con un rapporto di 71 pagine
pubblicato oggi, Human Rights Watch documenta gli screening di
sicurezza obbligatori (filtrazioni) e i trasferimenti forzati
dei civili ucraini verso la Russia o nelle aree occupate da
Mosca, ricordando che questi trasferimenti costituiscono crimini
di guerra e potenziali crimini contro l’umanità.
L’organizzazione non governativa ha avanzato le accuse dopo
aver ascoltato le parole di decine di persone fuggite dai
combattimenti nelle aree di Mariupol o Kharkiv, nel sud e
nell’est dell’Ucraina, invase dalle truppe russe e dai
separatisti. Secondo le testimonianze, “molti di quelli sfollati
verso la Russia stavano fuggendo dalla città portuale assediata
di Mariupol”.
Sebbene il numero totale di civili ucraini trasferiti in
Russia “rimanga incerto”, spiega l’organizzazione, “molti sono
stati sfollati e trasportati in un modo e in un contesto che li
rende trasferimenti illegali forzati”. A metà agosto, i media
russi avevano riferito che oltre 3,4 milioni di ucraini erano
entrati in Russa dall’Ucraina, inclusi 555 mila bambini. (ANSA).
Fonte Ansa.it