(ANSA) – ROMA, 31 OTT – Entra in vigore dal primo novembre il
Digital Market Act (Dma), il nuovo regolamento della Ue per
combattere le pratiche di mercato sleali e le distorsioni della
concorrenza da parte delle Big Tech. Scatteranno ora sei mesi
perché inizi l’applicazione vera e propria delle nuove regole,
con successive scadenze via via previste dal riassetto, che
faranno quindi scattare dal marzo 2024 i vari obblighi previsti
per limitare lo strapotere dei giganti digitali. In caso di
violazioni sono previste multe fino al 20% del fatturato. Si
tratta di una riforma, in cui la Ue mira a essere
all’avanguardia mondiale, di grande attualità: basti pensare che
solo venerdì scorso il commissario per il mercato Interno
Thierry Breton ha salutato l’acquisizione di Twitter da parte di
Elon Musk con un altolà (via tweet): “In Europa l’uccellino
volerà secondo le nostre regole”. Il Dma prevede obblighi e
divieti per le grandi piattaforme online, considerate nel nuovo
assetto ‘gatekeeper’ (‘guardiani’), e per le quali saranno
previsti chiari obblighi e divieti. Si parla di social network,
motori di ricerca, servizi di messaggistica e di condivisione
video, piattaforme di vendita online, ma anche i sistemi
operativi quando abbiano dimensioni importanti per fatturato o
presenza nella Ue, quando superino i 45 milioni di utenti finali
attivi mensili nella Ue (o 10mila utenti aziendali) o se abbiano
una posizione consolidata e durevole. La ‘storica’ riforma del
Dma si affianca al provvedimento gemello del Digital Service Act
(Dsa), che mira in sostanza ad affermare il principio secondo
cui ciò che è illegale offline lo deve essere anche online.
(ANSA).
Fonte Ansa.it